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Coniugi arrestati per truffa ad Agnano, incendiata l’auto di un parente: ipotesi collegamento

Potrebbero essere legati l’arresto di due coniugi a Napoli e il rogo che ha distrutto il veicolo di un loro parente: potrebbe essersi trattato di una ritorsione.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Marito e moglie arrestati per una truffa ai danni di una quarantina di persone, e, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, l'automobile di un loro parente che prende improvvisamente fuoco nella notte pochi giorni dopo le manette: due fatti apparentemente slegati ma tra i quali potrebbe esserci un collegamento che porta direttamente alle dinamiche criminali del quartiere. I due episodi sono avvenuti nei giorni scorsi ad Agnano, nella periferia Ovest di Napoli, gli accertamenti sono affidati alla Polizia di Stato.

Coniugi arrestati per truffa con phising

La misura cautelare per i coniugi, entrambi napoletani e gestori di un'attività commerciale proprio ad Agnano, è scattata agli inizi di agosto, nell'ambito di una indagine condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Genova e di Napoli, col coordinamento della Polizia Postale e la direzione della Procura di Genova. Secondo le accuse i due, insieme ad un terzo complice, avrebbero truffato almeno una quarantina di persone con la tecnica del phishing. I reati contestati ai due, finiti in carcere in esecuzione di una ordinanza emessa dal gip di Genova, sono di truffa, sostituzione di persona e accesso abusivo a sistema informatico; il terzo presunto complice è stato denunciato per gli stessi reati.

Il falso sms di Poste Italiane

Le indagini erano partite da due denunce praticamente identiche presentate alla Postale di Genova: le vittime avevano ricevuto un sms apparentemente proveniente da Poste Italiane con cui venivano avvisate di un accesso anomalo sul proprio conto e indirizzate su un sito Internet, una copia di quello delle Poste, dove era richiesto di inserire le credenziali di accesso. Successivamente i truffatori le avevano contattate telefonicamente, facendo in modo che il numero del chiamante risultasse quello di Poste Italiane e Polizia Postale (con la tecnica dello spoofing) e le avevano indotte ad andare in un ufficio postale e a trasferire denaro su un nuovo conto corrente. Le somme, naturalmente, erano sparite subito dopo.

L'incendio dell'auto ad Agnano

Intorno alle 2 del 3 agosto, poche ore dopo la diffusione della notizia degli arresti, l'altro episodio: un'automobile è andata a fuoco nella notte mentre era parcheggiata ad Agnano, sul posto è intervenuta la Polizia di Stato. Da accertamenti sul veicolo è emerso che era in uso ad un parente dei coniugi arrestati. Una normale guasto elettrico? Possibile, e al momento non sarebbero emersi elementi che suggerirebbero diverse interpretazioni. Ma, dietro quella che potrebbe sembrare una coincidenza, potrebbe celarsi anche altro: potrebbe essersi trattato di una ritorsione da parte di chi, venuto a conoscenza del giro di denaro che arrivava dalle truffe, potrebbe aver deciso di chiederne una fetta.

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