Confiscati orologi per 120mila euro a Domenico Ferraro: il tiktoker di deluxurywatches senza licenza per i preziosi
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Orologi di lusso per un valore complessivo di 120mila euro sono stati confiscati a Domenico Ferraro, imprenditore di "D&E Luxury Watches" e noto tiktoker del Casertano: si tratta di oggetti che, per la loro fattura, ricadono nella categoria dei preziosi ed è quindi necessaria una apposita licenza di vendita del Questore, autorizzazione di cui l'uomo non era in possesso. L'attività, eseguita dalla Questura di Caserta, è esclusivamente amministrativa e riguarda orologi che erano già finiti sotto sequestro.
A Ferraro i poliziotti erano arrivati nell'ambito di una precedente indagine, svolta dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Caserta. Controllando i canali social, gli agenti avevano infatti appurato che il 44enne, originario dell'agro aversano, proponeva in vendita, in particolare su TikTok col profilo deluxurywatches, orologi di vari marchi di lusso realizzati anche con pietre preziose e che, per questo motivo, erano qualificabili nella diversa categoria, quella per cui serve la specifica licenza. Era quindi scattato il sequestro. Dopo gli accertamenti del caso è arrivata la confisca e l'imprenditore è stato segnalato alla Prefettura per le violazioni amministrative.
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Il 44enne è coinvolto anche in una precedente indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, che era sfociata nell'arresto il 10 settembre 2024 per possesso di una pistola; contestualmente gli erano stati sequestrati 96 orologi di lusso per sospetta contraffazione. Ferraro era stato scarcerato dopo l'udienza di convalida ed era stato sottoposto ai domiciliari, la misura cautelare era stata revocata dal Tribunale del Riesame e sostituita con quella dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dai successivi accertamenti, 18 orologi di quelli sequestrati erano risultati contraffatti. I restanti 78 erano stati quindi dissequestrati ma 7 di questi, per un valore complessivo di circa 100mila euro, erano stati sequestrati amministrativamente perché contenevano pietre preziose.