Le condizioni delle due sorelle sfregiate stanotte con l’acido a Napoli
Sono state dimesse dal Pronto Soccorso del Cardarelli, dopo le medicazioni e un consulto col chirurgo plastico, le due ragazze che questa notte sono state sfregiate con l'acido sul corso Amedeo di Savoia da alcuni giovani; il liquido corrosivo non ha raggiunto gli occhi, a quanto apprende Fanpage.it da fonti sanitarie dovranno tornare al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli per le visite di controllo ma le loro condizioni non sono gravi. Appena lasciato l'ospedale, verranno ascoltate dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, che stanno seguendo le indagini insieme ai poliziotti del commissariato San Carlo Arena; la pista principale resta quella della ritorsione dopo un litigio tra giovani, ma al momento non si può nemmeno escludere che le due siano state scelte a caso.
Ragazze sfregiate con l'acido a Napoli
Le due, sorelle, una di 24 e l'altra di 17 anni, hanno raccontato di essere state raggiunte intorno all'1 della notte scorsa da sei giovani che viaggiavano in sella a tre scooter; hanno riferito di non avere riconosciuto nessuno di loro, ma gli scooter sarebbero stati guidati da tre ragazzi, mentre come passeggere ci sarebbero state altrettante ragazze; una di queste ultime avrebbe lanciato l'acido. La maggiorenne ha riportato ustioni alla guancia e al braccio destro, la minore al naso e alla guancia destra. Soccorse dal 118, sono state portate nella notte al Cardarelli, dove si trova il reparto Grandi Ustionati, non in pericolo di vita.
Acido contro due sorelle a Napoli: l'ipotesi del litigio
La pista più inquietante resta quella del raid contro due vittime scelte a caso, ma secondo gli investigatori appare più probabile, almeno allo stato attuale delle indagini, che si sia invece trattato di una spedizione punitiva mirata; in ogni caso, viene escluso un collegamento diretto con vicende di criminalità organizzata. Le due sorelle abitano non troppo lontano dal corso Amedeo di Savoia, è possibile che a quell'ora stessero tornando a casa e che fossero state seguite. Nel corso delle indagini gli investigatori stanno vagliando la possibilità che informazioni preziose possano essere contenute nei video di sorveglianza di alcune telecamere della zona.