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Concentrato di pomodoro dalla Cina a Salerno per “diventare Made in Italy”: la protesta di Coldiretti

Il concentrato di pomodoro, proveniente dalla Cina, è stato portato in un’azienda conserviera di Sarno per essere trasformato in un prodotto Made in Italy. Coldiretti, per protesta, ha “scortato” il carico: “Furto di valore e di identità”.
A cura di Valerio Papadia
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La protesta di Coldiretti
La protesta di Coldiretti

Nei giorni scorsi, circa 40 container contenenti concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina sono arrivati al Porto di Salerno. Oggi, parte di quel carico è stato portato in un'azienda conserviera di Sarno per essere trasformato in un prodotto "Made in Italy", ma è stato "scortato" da circa 40 motociclette: questa la protesta di Coldiretti, che parla di "un furto di valore e un furto di identità".

"Il pomodoro viene importato dalla Cina e fra l’altro non ha le stesse caratteristiche e gli stessi standard di sicurezza italiani oltre che delle corrette politiche di lavoro ed agricole. Siamo qui per denunciare queste cose, le nostre imprese non possono vivere questa concorrenza sleale. Noi vogliamo che queste imprese che trasformano il pomodoro cinese stipulino con noi dei contratti di filiera che prevedono prevedibilità e sostenibilità economica che vada al di sopra dei costi di produzione, altrimenti le nostre imprese muoiono" ha dichiarato Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti.

Circostanza "inaccettabile", invece, per il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli: "I containers oggi arrivano a Sarno e il pomodoro concentrato cinese con una semplice lavorazione diventa italiano. Una cosa che non possiamo accettare, siamo qui perché cambino le regole sul codice doganale. In etichetta si deve prevedere l’origine della materia prima a salvaguardia del Made in Italy" ha dichiarato.

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