Napoli, il Comune non può più spendere un euro: blocco fino al 31 luglio. Consentite solo spese necessarie
Torna il blocco delle spese non indispensabili al Comune di Napoli dopo l'approvazione del pre-consuntivo 2020, che ha stimato un disavanzo di 2,5 miliardi e un mancato risanamento nel 2020 per 74 milioni. Recuperati solo 93 milioni su 168 previsti dal piano. L'ok della giunta comunale al pre-consuntivo, che anticipa il rendiconto di bilancio, consente di sbloccare la prosecuzione dell'esercizio provvisorio 2021 fino al 31 luglio prossimo. Fino ad allora, quindi, ok solo alle spese obbligatorie, come quelle per garantire i livelli essenziali. I dirigenti dovranno anche motivare tutte le spese. Questa misura di contenimento delle spese si è resa necessaria a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sull'utilizzo del Fondo di Anticipazione di Liquidità da parte del Comune oggi guidato da Luigi de Magistris.
Quali sono le spese consentite al Comune
A decorrere dal 3 dall'approvazione della delibera sul preconsuntivo, il 3 giugno, e fino all'approvazione del bilancio di previsione 2021-23, prevista per il 31 luglio, l'assunzione di prenotazioni e impegni di spesa a valere sulle risorse finanziarie del 2021 proseguirà secondo le regole della gestione provvisoria che consentono esclusivamente l'assunzione di:
- spese obbligatorie per legge e per vincoli contrattuali
- spese derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi
- spese necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente
- spese necessarie a garantire i livelli di essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali
- spese vincolate
I dirigenti negli atti di spesa dovranno motivare dichiarando l'obbligatorietà ed essenzialità della spesa.