Comunali Napoli, Rosaria Galiero: “Gallerie commerciali in ogni quartiere per dare lavoro ai giovani”
“Bonificare il lungomare di San Giovanni a Teduccio e restituire la spiaggia ai cittadini. Ma anche creare gallerie commerciali in ogni quartiere, riqualificando e sviluppando i mercati rionali che già ci sono e realizzandone di nuovi, per dare lavoro soprattutto ai giovani. A Napoli potrebbero nascere mercati sia al chiuso che all’aperto, non solo destinati alla vendita al dettaglio, ma anche per il tempo libero e le degustazioni, come avviene nelle grandi capitali europee, da Madrid, a Camden Town a Londra”. Ha le idee chiare Rosaria Galiero, assessore al Commercio uscente del Comune di Napoli e candidata nella lista Alessandra Clemente Sindaco alle elezioni amministrative del 3-4 ottobre.
Quali sono i progetti per rilanciare le periferie?
Dobbiamo migliorare la vivibilità dei quartieri di periferia. Penso, ad esempio, all’area orientale. A Ponticelli solo pochi giorni fa è scoppiata l’ennesima bomba in un condominio. Bisogna lottare contro la criminalità organizzata. Offrire opportunità concrete soprattutto ai giovani per trovare lavoro. Bonificare le vecchie aree industriali dismesse, oggi abbandonate al degrado, e trasformarle in occasione di crescita per la città. Restituire la spiaggia ai cittadini di San Giovanni a Teduccio.
I commercianti di Napoli sono in ginocchio per la crisi sulla pandemia, cosa si può fare?
Va definito il piano dei mercati cittadino. In questi anni siamo intervenuti per ristrutturare alcuni mercati, che possono diventare delle vere gallerie commerciali di quartiere. Io ci vedo una grande opportunità per tanti giovani che hanno ereditato piccole attività dai genitori e hanno voglia di farle crescere aprendosi a nuove linee di artigianato e nuovi prodotti. In un anno e mezzo abbiamo disciplinato l’aspetto regolamentare e definito le modalità di pagamento e in piena pandemia abbiamo varato una delibera per i mercatini in struttura e su strada, che è diventata un modello nazionale.
Quale progetto quindi per i prossimi 5 anni?
Attivare le linee di finanziamento per i mercati, per trasformarli in strutture di quartiere aperte H24. Luoghi dove poter acquistare prodotti, ma anche fermarsi per le degustazioni, come nei mercati di Madrid o Londra. All'estero funziona così. Purtroppo il Covid ci ha penalizzato, per un periodo i mercati sono stati chiusi e questo ci ha rallentati, ma il regolamento è stato fissato.
Quale futuro per i tavolini di bar e ristoranti?
Anche su questo dobbiamo proseguire sulla strada iniziata e completare le linee guida per le occupazioni di suolo pubblico in città. A seguito delle normative nazionali per aiutare gli esercenti durante la pandemia del Covid, la presenza di tavolini in città è aumentata. Un provvedimento giusto in questo contesto, quando gli spazi chiusi nei pubblici esercizi erano inibiti e si rischiava la perdita di posti di lavoro. Ma questo non può durare per sempre, serve equilibrio tra le esigenze dei pubblici esercizi e quelle di una città da rigenerare, individuando nuove modalità di occupazione.
Lei ha rivestito anche la delega alla Protezione Civile, in un anno segnato da mareggiate e tempeste. Come ha risposto la macchina dell’emergenza?
Abbiamo ristrutturato l’organizzazione della Protezione Civile di Napoli e creato un gruppo di studio per intercettare i finanziamenti e dare sostegno alle attività. Abbiamo anche comprato attrezzature e strumenti che mancavano. Il tema, però, è che manca il personale. Nell’ultimo bilancio siamo riusciti ad approvare quasi mille assunzioni al Comune di Napoli, ma bisogna fare ancora di più per far funzionare i servizi. Lo Stato deve mettere mano a una riforma seria degli enti locali e investire sui Comuni. Altrimenti anche il Pnrr sarà una occasione mancata.