Comunali Napoli, il programma di Gaetano Manfredi: “Nella mia giunta tecnici di alto profilo”
“Varerò una giunta tecnico-politica di alto livello, serve competenza e politica, una giunta che sia in grado di dare risposte nella fase della costruzione della nuova Napoli, perché serve il progetto ma anche buoni esecutori”. Gaetano Manfredi, ex rettore della Federico II e candidato sindaco per il centrosinistra e il M5S alle prossime elezioni comunali di Napoli del 3 e 4 ottobre, detta l’agenda del suo programma per il rilancio della città. E tra i primi punti c’è quello della squadra di governo cittadino che lo affiancherà. “Dalle forze politiche che mi sostengono – spiega Manfredi – vedo piena disponibilità. Vedo anche candidature di alto livello per il Consiglio Comunale. In giunta ci sarà una significativa presenza di donne che sono molto concrete. Ma ci saranno oltre agli assessori anche delegati su temi specifici, tecnici di livello per progettare lo sviluppo integrato di periferie e Città Metropolitana”.
Il programma: al primo posto il lavoro
Ma cosa c’è nel programma di Manfredi per Napoli? Al primo posto “la crescita e il lavoro”. Fondamentali, spiega l’ex ministro dell’Università, “per una Napoli impoverita, con dati drammatici rispetto a quelli nazionali. Siamo in una fase di trasformazione del Paese con l'uscita dalla pandemia. C'è l'opportunità del Pnrr che Napoli deve saper cogliere diventando aperta alle imprese, con politiche che attraggano investimenti”. Il programma è stato elaborato da Manfredi e dal suo staff, dopo aver ascoltato i suggerimenti di associazioni, esperti napoletani anche che vivono fuori, cittadini. L’obiettivo è “avere una città che funzioni meglio, sui trasporti, sul decoro urbano, con ordine e sicurezza”. “Vanno incentivate – aggiunge – le aziende che portano a Napoli uffici di vertice e ricerca, non possiamo essere solo luogo di braccia, serve che Governo e Confindustria non desertifichino il Sud, l'unica parte d'Italia che può crescere”.
“Elettrificheremo le banchine del Porto”
Nell’ottica dello sviluppo, “il Porto è la prima risorsa della città, con crociere, hub commerciale e cantieristica, ma va integrato davvero con la retroportualità e bisogna puntare sulla vantaggi Zes (la Zona Economica Speciale). Dobbiamo sfruttare le possibilità come l'elettrificazione delle banchine, così le navi spegneranno i motori e calerà l'inquinamento e poi trasformare il Molo San Vincenzo, in area commerciale, turistica e di attracco dei maxi yacht, che vengano qui non solo a Capri”.
“Asse con Roma e Firenze per il turismo”
“Ho parlato con il sindaco di Firenze, vogliamo un'offerta integrata Napoli-Firenze-Roma pensando ai cinesi, ai coreani – afferma Manfredi – No al turismo mordi e fuggi. Dobbiamo raccogliere flussi di qualità, targettizzati su arte, musica, cibo pensando anche alla dimensione metropolitana con offerte integrate con isole, le Costiere, Pompei, il Vesuvio. Serve un'asse con l'archeologia, ma anche cose semplici: il Vesuvio è un grande attrattore ma se devi andare in bagno non ci puoi andare”.
“Trasporti su scala provinciale”
“I trasporti sono un tema centrale da guardare in una dimensione metropolitana. Abbiamo Anm in concordato sui debiti e Ctp in liquidazione, ora dobbiamo completare l'anello della Linea 1, far partire la Linea 6, mettere in esercizio i nuovi treni e reclutare i macchinisti. Lavoreremo alla transizione elettrica del servizio pubblico con fondi Pnrr e poi c'è l'emergenza della Funicolare di Chiaia, sarà difficile una ulteriore proroga della manutenzione e speriamo che questa gara due volte già bandita venga aggiudicata per rimetterla in moto al più presto”.
Più risorse alle Municipalità
Quindi, “più poteri e risorse alle Municipalità, con servizi in ogni quartiere e valorizzazione delle singole vocazioni, penso all zona ovest per l'intrattenimento, a Capodimonte come collina dell'arte, alla zona est industriale, una sfida coinvolgendo la cittadinanza e colmando i tanti divari in città. Per farlo, serve anche una migliore gestione del patrimonio comunale, parlo delle case in cui vivono i napoletani in quartieri senza servizi che diventano luoghi di marginalità, da superare anche con un grande investimento sulle scuole insieme alla rete di associazioni culturali e sportive: faremo manutenzione, le terremo aperte tutto il giorno e colmeremo il deficit di asili nido”.
“Ok al biodigestore”
Infine, Manfredi interviene sui rifiuti: “Puntiamo su un biodigestore di ultima generazione con il piano della Regione da attuare assolutamente. La priorità è la catena dell'umido. Dobbiamo smaltirlo qui, costa molto portarlo fuori. E poi il rifiuto oggi è anche materia seconda e nel Pnrr c'è molto sul riutilizzo di carta, vetro, scarti agricoli. Sfruttiamolo nell'area metropolitana per un grande distretto di economia circolare”.