Comunali di Napoli, Caldoro: “Candidatura di Bassolino dimostra la rissa in atto a sinistra”
Mentre nel centrosinistra è corsa alle candidature per la carica di Sindaco di Napoli, nel centrodestra si affilano le lame per la competizione elettorale. Da tempo il magistrato Catello Maresca ha dato la disponibilità a correre per Palazzo San Giacomo, raccogliendo tra i suoi primi sponsor Stefano Caldoro e l'area di Forza Italia, che era alla ricerca di una candidatura civica per le elezioni partenopee. Intanto, mentre ci si prepara al lancio ufficiale di Maresca, dalle parti del centrodestra si guarda con non poca soddisfazione ai "guai" nel campo opposto.
Stefano Caldoro capo dell'opposizione in consiglio regionale della Campania, commenta l'ufficializzazione della candidatura di Antonio Bassolino: "Bassolino è una personalità politica. Siamo stati opposizione della sua amministrazione per il cattivo Governo, è legittima la sua candidatura ma testimonia la rissa e la sconfitta a sinistra” intervenendo alla trasmissione di Radio CRC "Barba e Capelli". "La cosa strana che non può che rimbalzare agli occhi – ha aggiunto Caldoro – è che Bassolino, esponente del Pd è stato messo nell'angolo dai dem, gli hanno sbattuto la porta in faccia quando si è proposto come candidato Sindaco di tutto il centrosinistra. E la risposta di Bassolino è stata quella di correre lo stesso e di farlo da solo". Un clima da "rissa" quindi per l'ex governatore di Forza Italia che aggiunge: "E' la fotografia dello stato dell'arte dello scontro a sinistra che dimostra che quella parte politica è totalmente inaffidabile".
Il leader di Forza Italia è intervenuto anche sulla composizione del nuovo governo che sarà guidato da Mario Draghi: "La compagine di Governo non si giudica sui singoli nomi. Draghi ha ascoltato i partiti e poi ha scelto in autonomia. Il centrodestra affronta questa nuova fase partecipando direttamente al Governo con alcune sue forze. Questa è la situazione attuale, la coalizione dovrà lavorare per una posizione comune. C’è grande preoccupazione per la poca presenza del Sud e quei pochi peraltro senza portafoglio". Un governo che di fatto vedrà posizioni molto diverse nel centrodestra con Forza Italia e Lega che sono entrate nell'esecutivo e Fratelli d'Italia che invece sarà una delle poche voci di opposizione a Draghi. "Nel centrodestra ci sono state considerazioni diverse, Berlusconi per primo si è speso per Draghi ma Giorgia Meloni ha fatto una scelta coerente sulle cose che ha sempre detto. Ora lavoriamo sui temi” conclude Caldoro.