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Comprano casa vacanze a Dubai, ma perdono 53mila euro: “Truffati, persi i risparmi di una vita”

Un investimento immobiliare a Dubai per una casa vacanze finisce male per tre fratelli del Napoletano. Sporta denuncia in Procura.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Vogliono comprare una casa vacanze a Dubai, ma perdono 53mila euro. Le vittime del presunto raggiro sono tre fratelli del Napoletano: “Siamo stati truffati, erano i risparmi di una vita”, affermano i tre, che hanno presentato una denuncia querela alla Procura della Repubblica di Napoli. La storia è stata raccontata a "Zona Bianca", su Rete 4.

Nel gennaio 2024, secondo quanto ricostruito nella denuncia, i tre fratelli, interessati all'acquisto di una casa vacanze a Dubai, decidono di affidarsi ad un agente immobiliare molto attivo anche sui social che opera nella città degli Emirati Arabi Uniti per investire i loro soldi.

Vengono proposte loro diverse soluzioni, tra le quali un appartamento in un grattacielo a Dubai, ancora in fase di realizzazione, nel complesso residenziale nel Distretto Business Bay, il cui prezzo è fissato a 270mila euro. L'appartamento è già stato prenotato su progetto da un altra persona, anche lei campana, che sta pagando le rate secondo un piano di acquisto concordato con il costruttore. Una cosa abbastanza comune negli Emirati per consentire di finanziare le opere. Si tratterebbe del cosiddetto fenomeno "off plan" utilizzato negli ultimi anni nel mercato immobiliare.

I tre fratelli fanno un bonifico da 45mila euro

I tre fratelli dovrebbero, quindi, subentrare al venditore. Ad ultimazione dei lavori, poi, si prevede la stipula del passaggio di proprietà dell’unità abitativa. Anche questo un fenomeno frequente chiamato "flipping", ossia che l'acquirente di una proprietà immobiliare off plan, dopo aver pagato l'anticipo la può rivendere a terzi, dietro nulla osta da parte del costruttore.

Tuttavia, la condizione posta per il subentro per ottenere questo “prezzo vantaggioso” prevede il versamento immediato di una cospicua caparra direttamente sul conto del venditore, "di circa 80mila euro". I tre fratelli però sono sospettosi e alla fine raggiungono un accordo per effettuare un bonifico di 45mila, versando successivamente altri 8mila euro tra consulenza immobiliare e altre spese.

Il viaggio a Dubai e la scoperta

A febbraio, i tre decidono di andare a Dubai – una visita già programmata in precedenza – cogliendo l'occasione anche per vedere il cantiere dove è in costruzione il loro appartamento. Sarebbe a questo punto, secondo i tre malcapitati, che sarebbe arrivata la scoperta che sull'appartamento graverebbe un debito pregresso di circa 25mila euro di rate scoperte. Una circostanza che ne impedirebbe il trasferimento della proprietà ai nuovi acquirenti.

"Oggi siamo senza casa e senza risparmi"

Nonostante vari solleciti alla parte venditrice per il pagamento del debito, quest'ultimo, però, non viene saldato. Mentre i tre fratelli continuano a chiedere invano la restituzione dei 45mila euro di caparra versati. “Ad oggi – raccontano i tre fratelli – ci ritroviamo senza casa e senza risparmi, dopo aver versato un acconto totale di 53.000 euro e affrontato ulteriori spese legali. Il nostro sogno di una casa vacanze a Dubai è ormai infranto, poiché l’immobile, secondo le verifiche effettuate dai nostri legali, è stato successivamente venduto a terzi”.

Le indagini della Procura

In una successiva memoria difensiva dei tre fratelli sono state poi evidenziate altre presunte anomalie, come una discrepanza tra il contratto in lingua italiana e quello in lingua araba, con un importo da pagare che sarebbe stato più alto in quest'ultima. La vicenda è stata sottoposta all'attenzione della Procura di Napoli, che ora sta indagando anche sull'eventualità che possano esserci stati altri casi. Tutte le parti avranno modo di difendersi nel prosieguo della vicenda.

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