Comprano auto nuove ma arriva il sequestro e l’amara scoperta: sono riciclate coi soldi della droga

La droga arrivava dalla Calabria, tappa intermedia il Parco Verde di Caivano, e veniva spacciata tra le strade di Maddaloni, nel Casertano. Filiera dello spaccio che per gli inquirenti andava avanti da anni e che è stata ricostruita con le indagini dei carabinieri che hanno portato a 14 arresti, eseguiti oggi. E nell'operazione sono finiti coinvolti anche otto cittadini che non risultano avere legami con la criminalità organizzata: avevano comprato un'automobile da un'attività che è risultata essere stata avviata coi soldi della droga.
La droga dalla Calabria a Maddaloni
Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, hanno interessato il periodo tra il dicembre 2018 e il maggio 2020. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti i 14 arrestati, raggiunti da ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal gip di Napoli, trattavano diversi tipi di stupefacenti: hashish, cocaina, marijuana e crack. Ai vertici del gruppo, composto quasi interamente da persone tra i 40 e i 50 anni, c'era un 46enne di Caivano, residente al Parco Verde di Caivano (Napoli), luogo dove veniva acquistata la maggior parte della droga.
Altro stupefacente veniva comprato in qualche piazza di spaccio di Napoli, come Secondigliano e Scampia. I fornitori a loro volta si rifornivano da personaggi calabresi, aspetto su cui sono in corso indagini separate coordinate dalle Procure competenti per territorio. Il gruppo, infine, spacciava a Maddaloni e nei comuni vicini. Durante le indagini 11 persone sono state arrestate in flagranza di reato e sono stati sequestrati diversi quantitativi di droga (869 grammi di cocaina, 100 di hashish, 1,2 chili di marijuana e 361 grammi di crack) e una pistola.
I soldi riciclati nella vendita di auto
I carabinieri hanno inoltre appurato che il 46enne ritenuto a capo del gruppo aveva riciclato i soldi della droga anche in una società di noleggio di automobili, ma successivamente aveva chiuso l'attività e aveva venduto i veicoli. Stamattina otto compratori si sono visti sequestrare l'auto dai militari: per rientrare in possesso dei veicoli dovranno dimostrare di averli comprato in buona fede, senza sapere che quell'attività fosse legata al traffico di droga.