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Commercianti sparano con le pistole a gas dopo litigio, chiusi due bar nel centro di Napoli

Disposta la chiusura per 15 giorni per due attività in zona movida, a Napoli; il titolare del primo e il marito della titolare del secondo sono stati denunciati.
A cura di Nico Falco
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Dopo un litigio tra loro due commercianti avevano impugnato le pistole e si erano messi a sparare per strada. Armi a gas caricate a pallini, ma indistinguibili da quelle vere per chi, in quei momenti, si era trovato nei paraggi e aveva visto queste assurde scene da Far West avvenute nel centro di Napoli, in una delle aree della movida, a pochi passi da piazza del Gesù. Episodio che risale all'ottobre 2023 e che era già valso per entrambi una denuncia per gettito pericoloso di cose; ora è arrivata la decisione del Questore di Napoli: 15 giorni di chiusura.

Il provvedimento è stato notificato sabato scorso, 9 marzo, dagli agenti del commissariato Decumani della Polizia di Stato: per tutto il periodo indicato sono state sospese l'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e l'attività di esercizio di vicinato. I due uomini erano stati all'epoca individuati grazie alle immagini della videosorveglianza, a seguito dell'intervento per i colpi di pistola esplosi in strada; grazie ai video i poliziotti avevano ricostruito sia la lite, che aveva coinvolto il titolare di uno dei negozi e il marito della titolare dell'altro, sia la folle sparatoria di pochi istanti dopo. Nei confronti di una delle attività, inoltre, il Questore di Napoli aveva già disposto la sospensione dell'attività nel 2020 e nel 2022.

Nella stessa giornata di sabato, nel centro storico napoletano, sono stati controllati 10 esercizi commerciali e identificate 150 persone, nel piano di controlli predisposto dalla Questura e che ha coinvolto gli agenti dei commissariati Decumani, Chiaiano, San Carlo Arena, Dante, della Divisione Anticrimine e del Nucleo Ordine Pubblico dell'Ufficio di Gabinetto, il Reparto Mobile di Napoli e la Guardia di Finanza.

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