Commercianti e imprenditori rapinati mentre depositavano gli incassi: 7 persone arrestate, 150mila euro il bottino
Carabinieri e Procura di Napoli Nord hanno sgominato una banda di rapinatori che agiva con il metodo del cosiddetto "filo inverso": le vittime designate – tutti commercianti e imprenditori – venivano seguite e poi rapinate degli incassi poco prima di depositare il denaro in banca o in posta. Nella mattinata di oggi, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno arrestato sette persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere e rapina aggravata dall'uso di armi. I malviventi, infatti, arrivavano sul luogo della rapina con le armi spianate, a bordo di motociclette di grossa cilindrata.
Le indagini, condotte dai militari dell'Arma e dai magistrati di Napoli Nord tra l'ottobre del 2022 all'agosto del 2023 – hanno permesso di accertare numerose rapine, messe a segno dagli indagati sempre con la cosiddetta tecnica del "filo inverso" nella provincia di Napoli, che hanno fruttato alla banda un bottino di oltre 130mila euro. L'attività investigativa ha permesso di individuare anche altri due soggetti, gravemente indiziati di una rapina ad Arzano nella quale hanno sottratto alla vittima 20mila euro, nonché di due tentate rapine, fallite, a Pozzuoli.
La banda progettava rapine in banca come nel film "Point Break"
Infine, dalle indagini è emerso che la banda stava progettando anche rapine ai danni di istituti di credito in provincia di Napoli, ma anche in quella di Parma e addirittura in Belgio, utilizzando arieti e la cosiddetta tecnica della "spaccata". Per l'occasione, i malviventi avevano acquistato da un laboratorio teatrale quattro maschere in silicone, del costo di 500 euro ciascuna. La circostanza non può non richiamare alla mente il film di culto "Point Break", nel quale una banda di surfisti, capitanata da Patrick Swayze, commetteva rapine in banca indossando maschere dei presidenti USA.