Commercianti aperti contro la contro zona rossa in Campania. Domani protesta a Napoli: “Messi in croce”
Dopo la fase di Pasqua e all'inizio della nuova settimana di zona rossa Covid-19 in Campania, riesplode la rabbia dei commercianti chiusi ormai da oltre un mese in tutta la regione. Ottocento negozi aderenti a Confcommercio chiamano per domani 7 aprile una mobilitazione sotto piazza Plebiscito: «Ci avete messi in croce – dicono -. E porteremo le nostre 15 croci simbolo della della nostra disperazione, i ristori non bastano».
Oggi, invece, sempre gli esercenti partenopei, alzeranno le saracinesche per vendere solo articoli ginnici e intimo, così come è consentito dal decreto Covid del governo: i commercianti hanno variato il proprio codice Ateco apposta per restare aperti a mo' di provocazione. Sempre domani gli imprenditori di Confesercenti e Confederazione imprese e professioni restituiranno simbolicamente le licenze al Presidente della Repubblica.
Dice Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, in una nota:
Saremo tutti in piazza dal mondo del turismo a quello della moda e abbigliamento, dal wedding alla ristorazione, dagli albergatori ai B&B al trasporto privato, dai parrucchieri e dal mondo dell’estetica ai lavoratori dello spettacolo, dagli agenti di commercio, di viaggio alle guide e accompagnatori ai mercatali, dalle società di eventi e dai negozi di arredamenti a tutte le partite Iva. Insieme tutti i presidenti di categoria, una grande mobilitazione per chiedere risposte serie al governo: molti di noi non sanno come riaprire: sono sommersi dai debiti e dalla disperazione.
Sempre oggi, gli operatori mercatali hanno bloccato l'autostrada Napoli-Roma all'inizio di Marcianise, zona bivio con la A16 Napoli-Canosa e Caserta Sud in direzione di Roma: un chilometro di coda. Traffico deviato sulla A16.