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Elezioni amministrative Napoli 2021

Comitato Manfredi alla Federico II, tutti contro il prof Amato: “Tentativo di voto di scambio”

Da destra a sinistra piovono attacchi sul professor Bruno Amato candidato nella lista “Moderati con Manfredi” che voleva creare un comitato elettorale per l’aspirante sindaco Gaetano Manfredi all’Università Federico II. Cirielli (Fdi) annuncia interrogazione parlamentare a Massa e Lamorgese. Martusciello (Fi): “Amato si deve dimettere”.
A cura di Antonio Musella
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Non sono tardate ad arrivare le reazioni dal mondo della politica sul tentativo di schedatura elettorale da parte del professor Bruno Amato, docente dell'Università Federico II e candidato nella lista "Moderati con Manfredi" al consiglio comunale di Napoli alle elezioni del 3 e 4 ottobre prossimo. La vicenda è stata sollevata stamane da Fanpage.it.

Amato, attraverso la mail dell'università, aveva chiesto a decine di colleghi di partecipare ad un "Comitato elettorale per Gaetano Manfredi" per rendere visibile il loro contributo di preferenze, aggiungendo di voler realizzare un dossier con nome, cognome, foto e posizione accademica dei partecipanti da consegnare allo stesso Manfredi. Da sinistra a destra sono arrivati attacchi durissimi alla candidato Sindaco del centrosinistra e allo stesso professore.

La destra: "Amato si deve ritirare, presenteremo interrogazione parlamentare"

Dalle file della coalizione di Catello Maresca arrivano i primi attacchi e anche l'annuncio di un'interrogazione parlamentare ai Ministri dell'Interno e dell'Università. "L'idea di schedare i professori universitari secondo le loro idee politiche è l'antitesi dell'università che vogliamo" scrive in una nota Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore cittadino di Forza Italia. "Non voglio nemmeno pensare cosa faranno ai professori che non voteranno Manfredi. La richiesta di Amato è vergognosa. È opportuno che Bruno Amato si ritiri" sottolinea Martusciello. Dello stesso avviso anche il deputato Edmondo Cirielli, coordinatore nazionale di Fratelli d'Italia: "L'università Federico II di Napoli non può essere trasformata in un comitato elettorale di Gaetano Manfredi. Ciò che si sta verificando in queste ore è davvero inaccettabile. Per questo è opportuno un intervento ad horas del Governo" scrive il deputato di Giorgia Meloni.

La questione è destinata ad arrivare tra i banchi del governo, visto che lo stesso Cirielli annuncia un'interrogazione parlamentare: "Presenterò un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Interno e dell'Università, Luciana Lamorgese e Maria Cristina Messa, per verificare questi ed altri movimenti elettorali anomali all'interno dell'università di cui Manfredi è stato anche Rettore" spiega il deputato. "Con quale finalità questo docente ha deciso di schedare i professori? Chi si cela realmente dietro a questa iniziativa? È doveroso fare chiarezza per accertare che la legalità delle elezioni e della vita universitaria non venga compromessa da qualcuno, nel maldestro tentativo magari di avvantaggiare professionalmente i sostenitori di Manfredi ed elettoralmente lo stesso candidato sindaco di Pd e M5S. In tal caso si paventerebbe il reato di voto di scambio" si conclude la nota di Cirielli.

Azione: "Tentativo di voto di scambio, è una schifezza"

Anche dalla coalizione di Antonio Bassolino sono piovute le critiche nei confronti del professor Bruno Amato e del suo maldestro tentativo di schedatura elettorale dei colleghi. Ad intervenire è Luciano Crolla, candidato al Comune di Napoli con Azione di Carlo Calenda. "La vicenda, portata alle cronache da Fanpage.it, del professore universitario candidato con Manfredi, il quale schedava la posizione accademica dei suoi colleghi e prometteva sostegno in cambio del voto non è un'ingenuità, come egli stesso l'ha definita. E' un tentativo grave di voto di scambio. Una schifezza, ma soprattutto un modus operandi comune, nel mondo accademico, che va combattuto" sostiene Crolla in una nota. Il candidato di Bassolino chiama in causa direttamente Gaetano Manfredi chiedendogli una presa di posizione, definendo il protagonista come un barone universitario. "Questa vicenda ci rafforza nella convinzione che a palazzo San Giacomo sarebbero più utili giovani dottori, dottorandi e scienziati, che baroni. Manfredi batta un colpo, i nostri giovani meritano un altro futuro" conclude la nota del candidato di Azione.

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