Com’è finita la storia del Gratta e Vinci da mezzo milione a Napoli? La vincitrice costretta a lasciar casa
Una cosa è certa: i due protagonisti della storia del Gratta e Vinci da mezzo milione d'euro a Napoli sono stati costretti a lasciare il proprio quartiere. Il primo è stato il tabaccaio Gaetano Scutellaro, l'uomo che letteralmente è scappato via col biglietto vincente ed è stato rocambolescamente arrestato qualche giorno dopo. La seconda persona che ha dovuto lasciare il suo luogo di residenza è proprio lei, la signora settantenne vincitrice del mezzo milione: dopo il dissequestro del biglietto vincente e l'autorizzazione a incassare la vincita la donna ha fatto fagotto ed è andata via da Materdei, il rione popolare nel quale viveva da sempre.
Perché la donna è andata via dal suo quartiere è piuttosto facile da spiegare. Ormai tutti sapevano chi fosse e dove abitasse. E alto era diventato il rischio di una processione "amici" e "conoscenti" che a vario titolo avrebbero potuto chiedere somme di danaro o nel caso peggiore arrivare a minacce e ricatti. Intanto Scutellaro resta detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La linea di difesa è sempre la stessa: il suo legale sostiene che l'uomo soffre di una patologia psichiatrica grave, che è in cura presso il Dipartimento di igiene mentale della Asl Napoli 1 e che presto arriverà il ricorso al Riesame con l'istanza di scarcerazione. Nei giorni scorsi proprio a Fanpage.it si sono affidati i "Giocatori Anonimi" che attraverso le storie di ludopati finiti in rovina a causa di Gratta e Vinci, videopoker e macchinette vogliono chiedere massima attenzione nei confronti di un vizio, quello del gioco, che diventa vera e propria patologia capace di rovinare intere famiglie.