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“Volete continuare a lavorare? Sapete da chi dovete andare”: come avvengono le estorsioni nei cantieri a Napoli

Tentata estorsione aggravata a un cantiere edile nel quartiere San Lorenzo. I carabinieri dopo la denuncia del titolare della ditta arrestano un uomo.
A cura di Redazione Napoli
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«Se volete continuare a lavorare sapete da chi dovete andare»: una frase buttata lì, dall'emissario di turno che placidamente si presenta appena vede operai e pali in fase di montaggio. È "il primo avviso" del racket, la prima chiamata del sistema estorsivo della camorra che non tralascia niente, dai negozi alle bancarelle ai lavori in corso, piccoli o grandi che siano.

Non sempre la minaccia funziona: in alcuni casi, come quello di cui parliamo, il titolare della ditta non ci sta e denuncia. E quasi sempre i responsabili finiscono in manette. È accaduto a Napoli, su un cantiere nel centralissimo corso Garibaldi: un uomo  lo scorso gennaio, avvicinava un dipendente di una ditta edile presente dicendogli di riferire al titolare che «sapeva dove sarebbe dovuto andare» per poter continuare a svolgere i lavori sul cantiere. I carabinieri raccolgono la denuncia sporta dall’amministratore della ditta, intervengono e identificano il personaggio.

Oggi arriva la resa dei conti: i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Napoli Stella, al termine di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica partenopea, mettono le manette ai polsi di un personaggio della zona, M. V. ritenuto gravemente indiziato del delitto di «tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso».

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