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Comandante dei carabinieri aggredito al termine della gara, fermato un tifoso dell’Angri

Fermato un tifoso dell’Angri per l’aggressione al maresciallo dei carabinieri dopo il match contro il Matera: si cercano gli altri responsabili.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Un tifoso dell'Angri, nel Salernitano, è stato fermato perché indiziato di aver partecipato all'aggressione del comandante dei carabinieri locali al termine del match contro il Matera. La vicenda, che aveva destato parecchio scalpore e portato anche ad una durissima reazione sui social da parte del sindaco angrese Cosimo Ferraioli, era accaduta la scorsa settimana. L'uomo è stato portato nella casa circondariale di Salerno Fuorni, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Le indagini erano partite subito dopo la gara di Serie D tra Angri e Matera (terminata 1-1) e giocata allo stadio Pasquale Novi lo scorso 14 gennaio. I tifosi avevano cercato il "contatto" ravvicinato, ma l'intervento delle forze dell'ordine aveva evitato il peggio: a farne le spese era stato però il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Angri, che era stato picchiato proprio mentre tentava di scongiurare il contatto tra tifosi.

Il sindaco di Angri espresse subito la propria "solidarietà al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Angri Andrea Cinque per la vile aggressione subita", puntando anche il dito contro il gesto, aggiungendo che andasse "pesantemente condannato e sanzionato nelle opportune sedi". Ferraioli aveva anche invitato i responsabili a presentarsi spontaneamente alle forze dell'ordine per non aggravare la propria posizione. Questa mattina, uno dei presunti responsabili è stato fermato: deve rispondere di violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale in concorso, lesioni personali aggravate in concorso, porto di armi od oggetti atti ad a offendere. Si cercano, intanto, gli eventuali complici: potrebbero essere almeno altri due i tifosi angresi in corso di identificazione. Inoltre, secondo quanto denunciato dal Matera Calcio, erano stati anche lanciati petardi e pietre contro i mezzi della squadra e dei tifosi lucani, nel piazzale adibito a parcheggio dello stadio.

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