Clochard ucciso a Pomigliano, uno dei 16enni dopo l’omicidio: “Mi sta cercando la Digos”
La faccia tondeggiante, i lineamenti ancora da bambino, forse qualche filo di barba sopra la pelle su cui sono ancora evidenti i segni dell'acne. Fisionomia che stona con l'abbigliamento, coi messaggi, con le canzoni in sottofondo: cappuccio, ski mask, le foto di soldi e coltelli, e quelle frasi che inneggiano alla malavita, alla violenza.
L'ultimo video, poi, appare come uno sfottò. È stato pubblicato intorno a mezzogiorno di ieri, poche ore prima del fermo. È composto da una serie di foto, in una si legge: "Mentre mi sta cercando la Digos". Eccolo qui, nella sua versione social, uno dei due 16enni accusati di avere ucciso Friederick Akwasi Adofo, il 43enne ghanese pestato a morte a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli.
Il fermo, eseguito ieri sera dai carabinieri, è stato emesso ieri sera dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Le accuse, per entrambi, sono gravissime: omicidio volontario, con l'aggravante dei futili motivi e della crudeltà. I due sono stati individuati dai militari grazie soprattutto ad alcuni video di sorveglianza, in particolare quello della telecamera di un esercizio commerciale che ha ripreso l'aggressione: calci e pugni, soprattutto alla testa, anche quando la vittima era immobile a terra. Il 43enne, soccorso il mattino dopo, è deceduto nell'ospedale di Nola in seguito ad un grave trauma cranico con emorragia cerebrale.
L'aggressione ripresa in video: calci e pugni alla testa
I motivi, per ora, non sono chiari. Si tratta di due giovani non legati alla criminalità, provenienti da famiglie modeste che abitano nel centro di Pomigliano e non, come inizialmente era stato ventilato tra le ipotesi, tra le palazzine della 219, da dove sarebbero in passato arrivati altri ragazzi che pure avrebbero aggredito Adofo, episodi tra l'altro mai denunciati.
La violenza potrebbe essere nata per un diverbio con l'uomo, che sarebbe però in ogni caso precedente: nel video si vedono i due che arrivano e cominciano a colpire all'improvviso, senza un motivo scatenante. Dalle immagini i carabinieri hanno estrapolato i volti degli aggressori, li hanno identificati e, monitorando i loro profili sui social network, hanno trovato altri riscontri per collegarli all'aggressione. Nel corso delle perquisizioni nelle loro abitazioni, infine, sono stati trovati vestiti compatibili con quelli usati per l'aggressione. L'udienza di convalida del fermo si terrà domani, 23 giugno, davanti al gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli.
Oggi la manifestazione per Friederik Adofo
Nelle ore successive all'omicidio molti cittadini hanno portato fiori e candele sulla panchina di via Principe di Piemonte dove abitualmente dormiva il 43enne, nei pressi del supermercato dove chiedeva l'elemosina. In serata c'è stata una fiaccolata, il sindaco di Pomigliano, Lello Russo, ha fatto sapere che il Comune si farà carico dei funerali.
Una seconda manifestazione è stata annunciata per oggi, giovedì 22 giugno, da don Pasquale Giannino, parroco della chiesa di San Francesco. Il corteo partirà alle 20.30 dal supermercato di via Gramsci e arriverà fino alla parrocchia.