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Dopo aver diffuso terrore nell’area Nord di Napoli, tempo di arresti a Frattaminore, Frattamaggiore e Arzano

Dopo spaccio, sparatorie e intimidazioni nell’area Nord, tra Frattamaggiore, Frattaminore ed Arzano, arrivano gli arresti.
A cura di Redazione Napoli
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Blitz nella notte nel Napoletano, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giugliano in Campania e della stazione di Frattamaggiore hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di 7 persone. Le persone fermate sono accusate di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e comuni da sparo e ricettazione, tutti aggravati dalle modalità mafiose.

I destinatari del decreto di fermo di pm sono quatto uomini e tre donne: Pasquale Landolfo, alias ‘o scagnato, 41 anni; Francesca Cipolletta, detta ‘a zia, 43 anni; Assunta Esposito, conosciuta come Assuntina, 41 anni; Antonio Martino, 41 anni; Pasquale Sangiuolo, 31 anni; Luigi Capuano, 50 anni; Carmela Landolfo, 20 anni.

Fra i tre grossi comuni dell'hinterland settentrionale è da mesi altissima tensione. Lo scontro è tra i Cristiano-Mormile e i Pezzella-Ullero appoggiati dai  Monfregolo. 

Durante le operazioni sono stati rinvenuti e sequestrati 15mila euro in contante la cui origine non è ancora chiara, vari bilancini di precisione, 1 fucile a pompa, munizioni di vario calibro e tra queste anche quelle per Kalashnikov.

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Le indagini iniziate a gennaio 2022

Le indagini sono state condotte anche con ausilio di microspie e telecamere nascoste e sono iniziate a gennaio di quest’anno a seguito degli allarmanti episodi criminosi che hanno recentemente interessato i comuni di Frattamaggiore, Frattaminore ed Arzano. Il  gruppo criminale che procura e carabinieri si sono trovati avanti è stato definito «organizzato e strutturato», capace di controllare saldamente le attività illecite nel Comune di Frattaminore, soprattutto nel mercato della cessione delle sostanze stupefacenti con la gestione di una fiorente “piazza di spaccio".

Si legge in una nota della Procura e dei carabinieri:

Il sodalizio, per come accertato, ha dimostrato di avere, per altro, disponibilità di armi di vario genere, alcune delle quali rinvenute e poste sotto sequestro nel corso delle indagini, pronte per essere utilizzate nell’ambito dell’attuale contrapposizione tra le diverse compagini delinquenziali interessate ad imporre ciascuna la propria egemonia sull’area a nord di Napoli.

Le armi sequestrate a Frattamaggiore

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I carabinieri hanno ritrovato nei giorni scorsi a Frattamaggiore armi, munizioni e una bomba, nascoste in Via Iannucci. Erano in una busta, in un terreno dove erano depositati serbatoi per il gas. Una pistola revolver risultata rubata nel 1998 nel comune di Taurianova, una semiautomatica Benelli, anche questa rubata negli anni '90, a Piombino.

Una terza pistola, marca Glock con matricola abrasa. E ancora 6 caricatori pieni e 198 cartucce di vario calibro. Infine una bomba a mano M52 fabbricata decenni fa nella ex-Jugoslavia. L’ordigno è stato fatto brillare da militari artificieri del Comando Provinciale di Napoli. Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici e dattiloscopici per verificare se siano state utilizzate per fatti di sangue intimidazione.

Le reazioni al blitz dei carabinieri

Il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto, promotore con molti altri attori della società civile del "comitato di liberazione dalla camorra" nell'area Nord, scrive:

Bene abbiamo fatto ad accendere i riflettori e a reagire come società civile alle azioni di morte, alle minacce, alle intimidazioni della camorra. Sappiamo bene che i clan dell'area Nord di Napoli sono ancora attivi dopo gli arresti di queste ore.

Per questo motivo siamo certi che la magistratura proseguirà nelle sue indagini e gli investigatori continueranno a garantire la loro presenza quotidiana sui territori dove sta imperversando questa guerra di camorra.

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