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Blitz contro il clan Marino di Secondigliano, 10 arresti. Indagata Tina Rispoli per associazione mafiosa

La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito 10 arresti nei confronti di persone ritenute collegate al clan Marino, egemone nella zona delle Case Celesti di Secondigliano. Manette per il boss Roberto Manganiello e la moglie. Tra gli indagati anche Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino: per il pm avrebbe avuto un ruolo nella gestione del clan, ricostruzione non avallata dal gip che ha negato l’arresto.
A cura di Nico Falco
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C'è anche Tina Rispoli, la vedova del boss Gaetano Marino e oggi sposata col popolare cantante neomelodico siciliano Tony Colombo, tra gli indagati dell'inchiesta che, ieri mattina, ha portato all'arresto di 10 persone (2 in carcere e 8 ai domiciliari) ritenute vicine al clan Marino, egemone nella zona delle Case Celesti, a Secondigliano; secondo l'accusa, ovvero la Procura di Napoli, la donna aveva un ruolo di primo piano nel clan, ma per il gip che ha emesso l'ordinanza a gestire i rapporti criminali era stato solo l'ex marito, mentre lei non veniva riconosciuta come interlocutrice dai vertici e non era coinvolta in nessun modo negli affari del clan. Il giudice per le indagini preliminari ha quindi respinto la sua richiesta d'arresto, non ritenendola elemento apicale del sodalizio criminale napoletano.

Dai furti di Rolex al blitz di Secondigliano

Le indagini, sfociate ieri nelle misure, erano partite da un tentato furto di Rolex avvenuto nel quartiere della periferia nord di Napoli; la Polizia, coordinata dalla Procura, ha ricostruito gli organigrammi di due gruppi che si occupavano dello spaccio di droga nelle zone di Cappella a Pontenuovo, Case Nuove e Gianturco. Le misure sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli, diretta da Alfredo Fabbrocini.

In manette Roberto Manganiello, nipote e considerato in passato braccio destro di Gennaro Marino "McKay", sua moglie, Maddalena Imperatore, Ciro Peluso, Marco Scaglione, Lorenzo Celetano, Mariano Isaia, Gaetano Magro, Salvatore Sanges e Francesco Montemurro; disposto l'arresto anche per Luigi Cioffi, che però al momento sarebbe irreperibile. Il pm aveva chiesto misure cautelari anche per Tina Rispoli e per il nipote Crescenzo Marino (figlio dell'ex cognato, Gennaro Marino, fratello del marito), ma il gip ha respinto la richiesta.

Gli episodi dell’inchiesta

Indagata Tina Rispoli, il pm: tra i gestori del clan

Tina Rispoli, all'anagrafe Immacolata, secondo il pm aveva partecipato con gli altri alla gestione del clan e della cassa comune; inoltre, così come il nipote, avrebbe percepito una quota dei proventi dell'associazione. La donna è la protagonista, insieme al neo marito Tony Colombo (che non risulta indagato ed è assolutamente estraneo all'indagine), dell'inchiesta giornalistica Camorra Entertainment di Fanpage.it, incentrata sul matrimonio tra i due, avvenuto nel marzo 2019. Proprio quel matrimonio, ricostruiscono gli inquirenti, aveva sancito il punto di rottura tra Tina Rispoli e il clan Marino, guidato dai parenti del marito, ucciso in un agguato sul lungomare di Terracina nel 2012.

Respinta richiesta di arresto per Tina Rispoli

Per il gip Anna Tirone, che ha respinto la richiesta di arresto per Tina Rispoli, la donna aveva avuto a che fare con gli altri indagati soltanto in quanto moglie di Gaetano Marino e non era stata coinvolta nelle dinamiche del clan successivamente alla morte del marito. A questo proposito il gip evidenzia che dalle conversazioni in cui si riferiscono a lei altri indagati, tra cui Manganiello, emerge il distacco tra il boss e il gruppo criminale e Tina Rispoli.

Il gip sottolinea inoltre che «Manganiello aveva esclusivamente rapporti con il marito della stessa, Marino Gaetano, disconoscendo, dunque, gli interlocutori qualsivoglia personale contributo o rapporto della Rispoli nelle attività gestite o poste in essere dagli stessi».

Da un altro dialogo, in cui due degli indagati parlano di una richiesta di 5mila euro avanzata da Tina Rispoli, per il gip si evince «l'intuizione della volontà della Rispoli di uscire dalle pregresse situazioni collegate al marito defunto e la non conoscenza da parte della Rispoli della provenienza delle somme rivendicate per la casa» (provento di una piazza di spaccio).

«Nella valutazione dello scarso rilievo della figura della Rispoli Immacolata nelle compagini delittuose familiari – continua il gip – depone anche il contenuto del colloquio in carcere di Marino Gennaro con i suoi familiari a cui tra le altre notizie chiede se la Rispoli ha una relazione sentimentale, comunque valutandola come una donna che non aveva mai contato qualcosa».

Infine, rileva il gip, «la relazione ed il successivo matrimonio della Rispoli con il cantante neomelodico ha consacrato la definitiva rottura dei rapporti tra la famiglia di Gaetano Marino e la stessa, come attestato dalle stesse esternazioni del Manganiello e dalla totale assenza dei Marino alla celebrazione delle nozze Colombo-Rispoli, acclarata dagli operatori di polizia giudiziaria».

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