Cippi di Sant’Antonio Abate, a Napoli roghi in città e sassaiole contro i carabinieri
Fuochi, o meglio "cippi", di Sant'Antonio, in tutta Napoli: la notte appena trascorsa si è trasformata, come tutti gli anni, in una sorta di enorme notte di Valpurga. E non sono mancati gli incidenti, come le sassaiole contro le forze dell'ordine. Molti residenti si sono barricati in casa, serrando rigorosamente porte e finestre per evitare che il fumo invadesse casa. Il roghi vengono alimentati solitamente usando pezzi di legno gettati nella spazzatura ma soprattutto gli abeti di Natale rubati in ogni dove a Napoli (uno dei motivi a causa dei quali la celebrazione è sotto stretta attenzione delle forze dell'ordine).
Cippi sono stati accesi un po' ovunque: dal corso Garibaldi, in pieno centro storico, dal rione Sanità, passando per Quartieri Spagnoli e via Salvator Rosa, ai piedi della collina del Vomero, così come in piazza Mercato e finanche a Mergellina, non lontano dal Consolato degli Stati Uniti.
Sassate contro un'auto dei carabinieri in zona Materdei, così come i mezzi dei vigili del fuoco a San Giovanni a Teduccio. Forze dell'ordine che sono dovute intervenire da una zona all'altra della città per cercare di tenere sotto controllo la situazione che, in alcuni momenti, ha assunto proporzioni preoccupanti. Anche davanti al consolato degli Stati Uniti, in zona Lungomare (piazza della Repubblica) ci sono stati lanci di oggetti verso le forze dell'ordine che cercavano di spegnere gli incendi dei "cippi".
"Lo Stato è in mano ai piccoli criminali", ha tuonato Francesco Emilio Borrelli, deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra che ieri sera era in diretta streaming al rione Sanità durante l'accensione del "cippo", "Famiglie di farabutti sono in azione: ce ne sono almeno duecento, di giovanissimi, in strada questa notte alla sola Sanità. Quartieri spagnoli, Mergellina, Sanità, via Salvator Rosa, piazza Mercato, sotto assalto. È una notte di follia questa. Sono azioni coordinate a cui si sarebbe potuto porre rimedio, visto che sui social erano state annunciate".
Le immagini dei roghi sono poi state diffuse in Rete dallo stesso deputato napoletano. Una "festa", di origine pagane (le radici affondano, prima ancora del Cristianesimo, nei riti celtici e del nord Europa) che a Napoli è ancora molto sentita, e che ogni anno si ripete con la stessa forza dirompente nonostante i tentativi delle forze dell'ordine di tenere la situazione sotto controllo.