Cimitero di Poggioreale, a 7 mesi dal secondo crollo ci sono ancora bare da recuperare

A sette mesi dal secondo crollo al Cimitero Monumentale di Poggioreale ci sono ancora bare da recuperare. Era il 17 ottobre 2022, quando venne giù un'intera ala della cappella del "Gesù Risorto 1". Una palazzina di 5 piani che si trova nella zona del fondo Zevola. Le immagini delle bare sospese a mezz'aria, pericolanti nel vuoto, fecero il giro d'Italia. Subito scattarono anche le operazioni di messa in sicurezza, ma occorsero diversi giorni per poter installare le gru per il recupero dei feretri, anche perché fu necessario creare prima una strada tra la vegetazione incolta per portare i macchinari. In questi giorni, le operazioni di recupero delle salme sono ancora in corso. Gru e operai sono sul posto per riportare a terra le ultime salme. "Stiamo recuperando le bare", conferma a Fanpage.it l'assessore ai Cimiteri, Vincenzo Santagada.

Il recupero delle bare con una enorme gru
Le operazioni di recupero delle bare sospese nel vuoto sono iniziate il 20 ottobre, tre giorni dopo il crollo, e hanno visto immediatamente impegnati circa 40 vigili del fuoco. Erano 5 i feretri rimasti sospesi. I pompieri hanno dovuto montare una enorme gru per poter raggiungere in sicurezza le casse. Per consentire di installare la gru gli operai della Napoli Servizi negli scorsi giorni, come anticipato da Fanpage.it, avevano dovuto sgomberare e ripulire il campo all'esterno del cimitero, cosiddetto del Fondo Zevola, perché non sarebbe stato possibile altrimenti portare i mezzi pesanti nelle adiacenze della zona del crollo. Il secondo crollo al cimitero di Poggioreale, dopo quello del 5 gennaio 2022, sembra essere stato determinato da un ammaloramento della struttura della cappella a causa delle infiltrazioni per la pioggia.