In Mare Fuori 4 ci sono tre luoghi di Napoli che probabilmente non avete riconosciuto
Attesissima, ha confermato le aspettative: la quarta stagione di Mare Fuori, serie ambientata nel carcere minorile a Napoli, ha fatto registrare un altro record di ascolti su Rai Play, in attesa della messa in onda in chiaro su Rai Due. Oltre a porsi interrogativi sul futuro dei protagonisti, i fan di Mare Fuori hanno ammirato o stanno ammirando anche le location in cui è stata girata la serie: accanto a posti ormai familiari, che gli appassionati hanno imparato a conoscere e ad amare, ce ne sono altre che forse nemmeno i napoletani conoscono o che probabilmente non hanno riconosciuto.
Il luogo principale che fa da cornice alle storie dei giovani detenuti e degli adulti che gravitano intorno a loro è ovviamente l'Ipm (Istituto penitenziario minorile) di Napoli: la serie è girata non nel vero Ipm partenopeo, che sorge sull'isolotto di Nisida, bensì nell'area della Marina Militare al Molo San Vincenzo, nella zona del Porto; i caratteristici edifici rossi, in questi anni, sono diventati meta di pellegrinaggio per tanti appassionati, ma chissà che anche le nuove location non possano seguire lo stesso destino.
Le location della quarta stagione di Mare Fuori
Premessa doverosa. Nel raccontare le location della nuova stagione di Mare Fuori, eviteremo di entrare nei particolari della storia per non fare spoiler a coloro che non hanno ancora visto le puntate disponibili su Rai Play, o che aspettano la messa in onda in chiaro. La quarta stagione si concentrerà anche sul passato della famiglia Ricci, con flashback della vita di Rosa e Ciro bambini e di un giovane don Salvatore: ebbene, la location utilizzata per immergersi nella vita dei Ricci prima dell'Ipm è quella di Palazzo Mirelli, alla Riviera di Chiaia.
Più presente, in questa quarta stagione, anche il centro storico di Napoli, non soltanto con i suoi caratteristici vicoli, ma anche con i suoi palazzi, soprattutto per quanto riguarda gli interni. Ancora per quanto riguarda i flashback sulla vita di don Salvator Ricci e dei suoi figli, degni di menzione sono gli interni di un edificio in vico Fico del Purgatorio: si tratta della strada in cui sorge il busto bronzeo di Pulcinella donato alla città dall'artista Lello Esposito, proprio di fronte alla pizzeria Sorbillo ai Tribunali.
Ma forse la location più suggestiva (complice anche una ripresa dall'alto con il drone), ma anche quella per la cui individuazione i napoletani si saranno arrovellati il cervello, riguarda una scena che ha per protagonisti donna Wanda Di Salvo, madre di Carmine, e il comandante dei poliziotti penitenziari dell'Ipm Massimo Esposito. Senza rivelare troppo, la scena mostra, dall'alto, donna Wanda che sale le scale che conducono a una sontuosa chiesa, incastonata tra i palazzi del centro: si tratta della chiesa di Santa Maria del Rosario a Portamedina, ai Quartieri Spagnoli.