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Il Boss delle cerimonie e il Castello delle Cerimonie

Chiusura La Sonrisa, nuova proroga per il Castello: cerimonie fino all’estate 2025. Ma senza il reality in tv

Nuova proroga fino all’estate per l’attività de “La Sonrisa”. I lavoratori avevano chiesto di salvare i livelli occupazionali. Stop, invece, per il format tv “Il Castello delle Cerimonie”
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Matteo Giordano e Imma Polese, titolari del ristorante-albergo "La Sonrisa"
Matteo Giordano e Imma Polese, titolari del ristorante-albergo "La Sonrisa"
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"La Sonrisa" agguanta una nuova proroga fino all'estate (almeno fino a giugno 2025) e allontana, almeno per le prossime settimane, lo spettro della chiusura dovuta alla sentenza per lottizzazione abusiva, frutto di una vicenda giudiziaria durata decenni e che potrebbe mettere la parola fine al più popolare ristorante di ricevimenti d'Italia. Il "Castello" della famiglia Polese ha ancora prenotazioni in corso per cerimonie di matrimoni, comunioni, battesimi, diciottesimi e anniversari; sullo sfondo c'è però l'ultimo atto della vicenda giudiziaria dopo la sentenza passata in giudicato: il ritiro delle licenze per l'esercizio dell'attività, senza le quali una storia pluridecennale potrebbe vedere il suo finale  e non per crisi economica.

Ferdinando Romeo e Gaetano "Nino" Davide
Ferdinando Romeo e Gaetano "Nino" Davide

Perché Sonrisa resta aperta

Il ristorante resterà operativo almeno fino alla pubblicazione della sentenza di merito del Tar della Campania chiamato a decidere sulla revoca della licenza disposta dal Comune. Lo ha deciso il Consiglio di Stato (settima sezione) a «salvaguardia della buone fede dei terzi estranei alla vicenda», pensando soprattutto a quei clienti che avevano già prenotato, nei mesi passati o addirittura qualche anno fa, per poter festeggiare nella struttura.

I giudici hanno inoltre ravvisato anche la necessità di dover dare «un adeguato preavviso ai lavoratori impegnati nell'attività».

Qualche giorno fa, due tra i lavoratori più noti del ristorante-albergo di Sant'Antonio Abate, il mâitre Ferdinando Romeo e il cameriere di sala Gaetano Davide, attraverso Fanpage si sono fatti portavoce della preoccupazione di oltre cento lavoratori dipendenti (che con l'indotto, assicurano, sono il doppio) per il timore di chiusura dell'attività. «Sarebbe una bomba sociale, chiediamo solo una cosa: dateci la possibilità di andare avanti, di lavorare come abbiamo sempre fatto, con qualità, eccellenza e disponibilità». Il piano sarebbe dare la possibilità ai lavoratori di costituirsi in cooperativa capace di far funzionare in tutto e per tutto le attività del sito reso popolare dal reality show televisivo "Il Castello delle Cerimonie".

Stop alla tv: niente “Castello delle cerimonie”

A tal proposito, per ora il fortunato format in onda su Realtime, almeno per ora, non riprenderà: il Comune di Sant'Antonio Abate – che ora è titolare dell'immobile – non ha concesso i permessi.  Tuttavia importa poco a camerieri, cuochi, manutentori, giardinieri che – questo è quanto affermano –  come unico interesse quello di continuare a fare ciò che hanno sempre fatto, ovvero spettacolari cerimonie stile «matrimonio napulitano».

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