Chiusura de La Sonrisa, vertice col prefetto. Per i lavoratori del Castello percorsi sociali col Comune
"La legalità è un vestito che noi dobbiamo indossare ogni giorno. Dunque sulla vicenda de "La Sonrisa" si parte dalla sentenza, tenendo ben chiara l'importanza dei posti di lavoro". Con queste parole il prefetto di Napoli, Michele di Bari, si esprime sul futuro dell'hotel-ristorante La Sonrisa, la struttura ricettiva di Sant'Antonio Abate conosciuta in tutta Italia con il nome di "Castello delle Cerimonie", dal nome del popolare reality televisivo di cui era protagonista. Le licenze di Sonrisa sono state ritirate e la struttura confiscata per lottizzazione abusiva. Di recente il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha rinviato la chiusura a metà febbraio 2025, prorogando le attività che impegnano oltre 150 lavoratori diretti (addetti alle sale, camerieri, chef, addetti alle pulizie e alla reception) e nell'indotto (fiori e giardini, allestimenti, forniture varie).
Nella giornata di ieri, martedì 21 gennaio, una delegazione di dipendenti de La Sonrisa ha dato vita a un piccolo presidio in piazza del Plebiscito, sotto gli uffici della Prefettura. I lavoratori sono così stati ricevuti dal prefetto Michele di Bari, al quale hanno espresso le loro preoccupazioni circa il proprio futuro. Tra loro due presenze rese famose anche dal reality televisivo, i maitre di sala Gaetano "Nino" Davide e Ferdinando Romeo. Entrando nel merito della riunione – alla quale ha preso parte anche la sindaca di Sant'Antonio, Ilaria Abagnale, il prefetto di Napoli ha le idee chiare: "Il competente Ente comunale dovrà individuare un percorso che consenta la soluzione al problema sociale creatosi". In sintesi: si andrà avanti, al netto di possibili ulteriori proroghe e per i posti di lavoro si avvierà il percorso previsto di solito in casi di chiusura aziende.
La Sonrisa, dal Castello delle Cerimonie alla revoca delle licenze
La nota struttura ricettiva, il Grand Hotel La Sonrisa, apre a Sant'Antonio Abate, ai piedi dei Monti Lattari, sul finire degli Anni Settanta per mano di don Antonio Polese, deceduto nel 2016. La grande popolarità per la struttura arriva però nel 2014, quando Real Time ambiente a La Sonrisa un nuovo programma, "Il Boss delle Cerimonie", che prende il nome proprio da don Antonio e mostra gli sfarzosi banchetti organizzati nella struttura per matrimoni, comunioni e battesimi.
Alla morte di Polese, però, i protagonisti del programma diventano la figlia Imma, il marito Matteo Giordano e il resto della famiglia: il programma cambia nome in "Il Castello delle Cerimonie". A febbraio 2024, la decisione definitiva: la revoca delle licenze e la confisca della struttura, a titolo gratuito, da parte del Comune di Sant'Antonio Abate, per lottizzazione abusiva.