Chiuso l’Arenile, il proprietario: “Il nostro pensiero ai due feriti. Non faremo più serate con minori”
"Per rispetto dei due giovani feriti abbiamo deciso di non commentare fino a quando non saremo sicuri che stanno bene. Ma sequestrare tutto l'Arenile appare però spropositato". A parlare, a Fanpage.it, è Umberto Frenna, proprietario dello storico locale di Bagnoli, Napoli Ovest, che ha ricevuto un provvedimento di chiusura per 30 giorni in seguito al ferimento di due 15enni, accoltellati nella serata del 30 aprile e ancora ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Per quella vicenda è stato arrestato un 17enne, l'accusa è di duplice tentato omicidio; dopo la convalida è stato accompagnato nell'ipm di Nisida.
Rissa all'Arenile, gravi due 15enni
Su quello che è successo mercoledì sera le indagini sono affidate al commissariato di Bagnoli della Polizia di Stato. Si sarebbe trattato, stando alle prime risultanze, di uno scontro tra giovanissimi appartenenti a due comitive, una del quartiere e l'altra di Secondigliano. Tutto sarebbe partito da uno spintone, da un pestone su una scarpa. Non è chiaro chi abbia poi dato il via alla rissa, né se i due feriti vi abbiano effettivamente partecipato.
Il 17enne è stato bloccato subito dopo dagli addetti alla sicurezza dell'Arenile e consegnato alla polizia; avrebbe portato il coltello nascosto in una scarpa, superando così i controlli all'ingresso del locale. I due quindicenni, anche loro incensurati e che non risultano avere legami con la criminalità, sono stati entrambi colpiti al busto: uno ha riportato ferite all'addome, l'altro al fegato. I primi soccorsi sono arrivati dal personale del locale, sono stati caricati nell'ambulanza privata affittata per l'evento e portati all'ospedale San Paolo, dove in una ventina di minuti sono state predisposte le due sale operatorie e sono partiti gli interventi che con tutta probabilità hanno salvato loro la vita.
Frenna: "Non faremo più serate coi minori"
Oggi, il provvedimento di chiusura deciso dal Questore di Napoli. A pesare sulla scelta, l'episodio di mercoledì ma anche altre precedenti vicende, tra cui diversi furti, un altro litigio con ferimento e l'arresto, pochi giorni fa, di due persone per detenzione di stupefacenti. Umberto Frenna sceglie di non commentare, per un motivo ben preciso: con due ragazzini gravi in ospedale, non ritiene sia il caso di fomentare polemiche.
"Sull'eventualità di presentare ricorso faremo le nostre valutazioni. Gli eventi sono un aspetto marginale delle attività dell'Arenile – aggiunge, però – sequestrare tutto appare spropositato. Da domani 60 lavoratori saranno fermi. Anche quelli che si occupano di tutt'altro, che non hanno nulla a che fare coi concerti. Il provvedimento blocca anche il lato solarium, quello balneare, tutte aree che sono chiuse quando ci sono gli eventi. Sarebbe stato forse più giusto bloccare soltanto la licenza per i pubblici spettacoli, senza incidere su balneare e ristorazione".
E l'episodio potrebbe portare a una decisione drastica. "Le nostre serate sono tutte per maggiorenni – prosegue Frenna – soltanto tre eventi sono dedicati ai minorenni: il 30 aprile, a chiusura dell'anno scolastico, quella ad inizio dell'anno scolastico e quella di Halloween. Se le norme restano quelle attuali, vorrà dire che non faremo più serate con minori".