Chiude il centro commerciale Metro Italia di Pozzuoli, 65 lavoratori a rischio licenziamento: è protesta
Chiude il centro commerciale Metro Italia Cash and Carry di via Campana a Pozzuoli. A rischio licenziamento 65 dipendenti. Mentre rischiano di perdere il posto anche altri 23 lavoratori dell'indotto. Il caso è scoppiato nelle scorse settimane. La rivendita all'ingrosso di prodotti per l'alberghiero, la più grande della Campania, rischia di chiudere i battenti per sempre il prossimo 30 aprile, come denunciato da Sinistra Italiana. "Dopo un primo incontro a Roma il 3 ottobre scorso con azienda e sindacati – afferma a Fanpage.it Stefano Ioffredo, segretario del circolo di Sinistra Italiana di Pozzuoli – è previsto un nuovo confronto il 14 ottobre, dopo il quale verificheremo se ci sono effettivamente proposte e un piano di ricollocazione dei dipendenti e come Metro Italia vuole gestire il ricollocamento. Siamo pronti a sostenere i lavoratori in qualsiasi iniziativa anche a portare la vicenda in parlamento con una interrogazione parlamentare".
L'azienda, che appartiene ad una grande multinazionale, ha dichiarato di "aver attivato una procedura con le Organizzazioni Sindacali con l’obiettivo di avviare un percorso comune per gestire insieme la chiusura dei due punti vendita e le ricadute economiche e sociali, al fine di trovare il miglior accordo a tutela delle persone". Tra le motivazioni della chiusura, vi sarebbe una perdita di 15 milioni registrati negli ultimi otto anni e costi di gestioni non più sostenibili.
Sinistra Italiana: “Contro chiusura e licenziamenti”
Sinistra Italiana è intervenuta con Peppe De Cristofaro, presidente del Gruppo Misto al Senato con “Alleanza Verdi-Sinistra”, e Stefano Ioffredo, segretario del circolo di Sinistra Italiana di Pozzuoli e Segretario Provinciale della Federazione di Napoli di Sinistra Italiana.
“Abbiamo appreso negli ultimi giorni da lavoratori e lavoratrici della Metro Italia Cash and Carry di Pozzuoli della decisione di Metro Italia di chiudere lo stabilimento flegreo situato in via Campana il prossimo 30 aprile. Una scelta inaspettata, che sta minando non solo la serenità dei 65 dipendenti di Metro Italia S.P.A. e delle proprie famiglie, ma anche di circa 23 lavoratori e lavoratrici assunti da differenti ditte esterne per i servizi di caricamento notturno, trasportatori delivery e servizio di pulizie".
Ioffredo aggiunge:
"Dopo essere intervenuti pubblicamente ed aver espresso la nostra indignazione sulla scelta di chiudere il Centro Commerciale e le modalità di comunicazione. Ci siamo recati alla Metro Italia per manifestare la nostra solidarietà e il sostegno ai lavoratori. È stato un incontro molto forte emotivamente. Vedere circa 100 persone con gli occhi pieni di lacrime e lo sguardo smarrito per una vicenda piombata dalla sera alla mattina fa capire di quanto ci sia bisogno da parte della politica e della società civile di sostenerli per affrontare questo dramma".
E ancora:
"Nel caso dello stabilimento flegreo, tra le valutazioni dei costi di gestione, nella nota ufficiale viene considerato spropositato e insostenibile il canone di locazione annuale dell’immobile e si esclude l’ipotesi di mettere in campo gli investimenti necessari per ristrutturare il punto vendita stimati per circa 3 milioni di euro”.
La struttura di via Campana a Pozzuoli, secondo quanto ricostruito da Sinistra Italiana, sarebbe stata in precedenza "di proprietà della Metro Italia, poi venduta ad un grande istituto bancario". Il nuovo canone di locazione annuale sarebbe stato "fissato dalla banca di circa 2,161.000 di euro"Sinistra Italiana esprime la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Metro Italia Cash and Carry. Faremo tutto ciò che è necessario per sostenere le loro istanze, fino a portare la vicenda in Parlamento per chiedere l’intervento del governo”.