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Chiede il pizzo “per i compagni di Secondigliano”, poliziotti si fingono clienti e lo arrestano

Un uomo è stato arrestato per estorsione a Secondigliano: i poliziotti si sono finti clienti e lo hanno bloccato subito dopo la riscossione.
A cura di Nico Falco
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Immagina di repertorio
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Si era presentato a riscuotere cento euro, a nome "dei compagni" della zona di Secondigliano. Estorsione classica, con riferimento alla malavita organizzata compreso per intimidire la vittima, ma che questa volta si è conclusa con le manette: ancora coi soldi in tasca, l'uomo è stato bloccato dagli agenti del commissariato locale, che si sono finti clienti e si sono appostati davanti al negozio. Agli arresti, con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, il 59enne Sergio Migliore, detto "‘o fuochista", pregiudicato della zona, non inquadrato in clan di camorra ma ritenuto dagli investigatori vicino agli ambienti criminali del Rione Berlingieri.

L'operazione ieri sera, 12 dicembre. Al 59enne gli agenti di Secondigliano sono arrivati nel corso di indagini specifiche, mirate proprio a contrastare le richieste estorsive che, come sempre, si intensificano durante le festività natalizie (così come nei periodi di Pasqua e Ferragosto). Come spesso accade, non era arrivata nessuna denuncia per timore di ritorsioni ma all'orecchio degli investigatori erano giunte segnalazioni anonime relative a richieste estorsive a diversi commercianti di via De Pinedo.

Erano stati così rafforzati i controlli e, all'insaputa degli stessi commercianti, i poliziotti si erano finti clienti impegnati negli acquisti. Hanno visto così arrivare Migliore e, a distanza di sicurezza, lo hanno ascoltato mentre chiedeva il denaro al titolare ad uno dei negozi. Non appena è uscito in strada lo hanno bloccato. L'uomo è stato tradotto nel carcere di Secondigliano, in attesa della convalida dell'arresto. Le indagini proseguono per accertare se l'uomo abbia tentato di imporre il pizzo con le stesse modalità anche ad altri negozianti della zona e a ricostruire gli eventuali collegamenti con realtà criminali strutturate del quartiere.

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