Chiede di abbassare la radio, picchiato con gli ombrelloni in spiaggia a Camerota
Lo hanno preso a calci e pugni, poi lo hanno picchiato con le mazze di due ombrelloni e alla fine lo hanno buttato in acqua; si sono fermati soltanto quando è intervenuto il guardiano del lido e i due sono scappati. Folle aggressione avvenuta a Marina di Camerota, in provincia di Salerno, per un motivo incredibile: il giovane picchiato avrebbe solo chiesto ai vicini di ombrellone di abbassare il volume della radio.
È successo all'alba di oggi, 16 agosto, sulla spiaggia della Calanca, quando il lido balneare era ancora chiuso. Sull'accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Sapri, che hanno raccolto la versione della vittima e del guardiano e sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'aggressione e dare un volto ai responsabili. Il giovane ha raccontato che stava dormendo sul lettino quando si è svegliato per la musica che proveniva dai vicini, che erano a una manciata di metri. Avrebbe quindi chiesto di abbassare il volume e sarebbe bastato questo per scatenare la reazione violenta.
Prima calci e pugni, poi l'aggressione con le mazze degli ombrelloni, infine sollevato di peso e buttato in mare. Il giovane è stato salvato dal guardiano del lido che, accorgendosi del trambusto, si è precipitato in spiaggia e ha messo in fuga i due assalitori. Il ragazzo è rimasto ferito, ha riportato forti contusioni su tutto il corpo; è stato accompagnato in ospedale per accertamenti, le sue condizioni di salute non sono gravi.