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Chiazze scure e rifiuti in mare da via Caracciolo a Posillipo. Si cercano i responsabili

La denuncia dei Verdi a Napoli: “inquietanti chiazze nere” e “rifiuti galleggianti” davanti al lungomare Caracciolo e a Posillipo. Forse lo scarico abusivo di alcune barche, o lo sversamento illecito di liquami condominiali. Intanto l’Arpac promuove le acque della città: sono (quasi) tutte balneabili.
A cura di Francesca Del Boca
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Una mattinata di caldo record, tanti turisti e cittadini che passeggiano guardando il mare. Ma, proprio in mezzo alle acque, spuntano delle sfumature strane. "Stamattina moltissime persone ci hanno segnalato la presenza di inquietanti chiazze nere condite da rifiuti galleggianti nelle acque di Posillipo e davanti al lungomare Caracciolo". Lo denunciano i consiglieri verdi Francesco Emilio Borrelli, Luigi Carbone e Lorenzo Pascucci. Nella melma scura galleggerebbero anche alcuni pezzi di plastica. "Ci siamo subito messi in moto allertando l’Arpac e la Guardia Costiera per verificare l’entità del fenomeno ed individuare eventuali colpevoli". Non è la prima volta che avviene un grande sversamento abusivo nelle acque di Posillipo: l'ultima, nel marzo 2022, era stata segnalata da una passante.

I colpevoli

Al momento non si conosce l’origine di queste grandi chiazze d’inquinamento. "Potrebbero essere dovute a degli scarichi abusivi provenienti da condomini che hanno sversato illegalmente del materiale, potrebbe essere parte di una chiazza può grande avvistata in questi giorni al largo del golfo di Napoli, oppure derivare da un “troppo pieno” degli impianti del Comune o potrebbe essere stata causata dagli scarichi di qualche grande nave", continua la nota. Che sottolinea poi l'urgenza della questione anche per un'altra fondamentale motivazione. "Con la stagione turistica ormai avviata e una città che registra il tutto esaurito, questi sono fenomeni che dobbiamo contrastare duramente, anche per consegnare ai napoletani una città con un mare più pulito". E infine l'appello al Comune, con la richiesta di attivare lo spazzamare.

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L'Arpac promuove le acque napoletane

A proposito di mare pulito: secondo gli ultimi dati delle rilevazioni Arpac, le acque della città sono quasi totalmente balneabili. Unica eccezione, il tratto che va da Sannicandro al Museo di Pietrarsa: qui per Agenzia per l’Ambiente la qualità del mare sarebbe “scarsa”.

Le zone "eccellenti"

A Nisida invece, da porto Paone a Punta di Annone, la qualità è definita “eccellente”. Stessa valutazione nella zona di Marechiaro, da Cala San Basilio alla Finestrella e da quest’ultima a Villa Rosebery. Per quanto riguarda le altre località di Posillipo, via libera alla balneabilità con classificazione “eccellente” a Capo Posillipo, da Villa Rosebery a Grotta del Brigante; da quest’ultima allo Scoglio di Frisio; nella zona di Palazzo Donn’Anna, dallo Scoglio di Frisio al Circolo Nautico Posillipo; a Trentaremi, da Cala Badessa alla Grotta dei Tuoni.

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