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Chi sono i due 30enni denunciati per gli spari contro i bus Anm a Napoli. Sono liberi: “Volevamo divertirci”

Hanno parlato di una “goliardata” i due giovani identificati dalla Polizia per gli spari ai bus a Napoli; avevano una pistola da soft air con 900 pallini.
A cura di Nico Falco
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Sono entrambi incensurati, uno ha 28 anni e l'altro 34, non hanno nessun legame con la criminalità organizzata: è l'identikit dei due giovani che ieri sera sono stati bloccati dalla Polizia di Stato per i raid contro gli autobus avvenuti nelle ore precedenti a Napoli, al termine di indagini lampo affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli. Ascoltati dagli investigatori, i due non sarebbero stati in grado di spiegare i motivi di quei danneggiamenti: avrebbero detto di averlo fatto per passare il tempo, per divertimento. Che, però, ha scatenato comprensibilmente il panico: sono stati denunciati a piede libero per porto di oggetti atti ad offendere, danneggiamento e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Denunciati due sospettati per i raid agli autobus

I due erano a bordo di una Fiat Punto scura con targa polacca, lo stesso modello di cui avevano parlato diversi autisti vittime dei raid. Gli agenti della Mobile (primo dirigente Alfredo Fabbrocini) e dell'Ufficio Prevenzione Generale li hanno rintracciati mentre percorrevano via Salvator Rosa, in zona Museo. Li hanno bloccati e controlli e, durante l'ispezione, è saltata fuori l'arma: si tratta di una pistola da softair, ad aria compressa, munita di caricatore con 3 pallini di 6 millimetri; i due avevano anche un barattolo con circa 900 pallini dello stesso calibro, 7 bombolette di anidride carbonica da usare per il funzionamento dell'arma, uno sfollagente telescopico d'acciaio e 2 proiettili a salve. Il conducente della Punto è stato inoltre trovato in possesso di un coltello a farfalla, che aveva nel marsupio.

Venti danneggiamenti tra bus e tram a Napoli

Per gli investigatori i due si sarebbero resi responsabili di almeno oltre 10 danneggiamenti a tram e autobus; complessivamente i raid sarebbero stati una ventina: 9 nella notte tra il 23 e il 24 gennaio in diversi quartieri cittadini, due nel pomeriggio in via Riviera di Chiaia e via Nuova Marina, e altri 9 in serata su cui sono in corso accertamenti. Il motivo, hanno ammesso i due, sarebbe soltanto la noia: per loro sarebbe stata una goliardata.

Il sindaco Manfredi: "Grazie alla Polizia. Ottenuti più controlli in strada"

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ringraziato le forze dell'ordine per la rapidità con cui sono stati intercettati i due presunti responsabili dei raid ai danni dei mezzi di Anm:

Episodi di una gravità assoluta sui quali sono stato costantemente in contatto con Questore e Prefetto sin dal primo momento. Siamo vicini ai lavoratori di Anm e tuteliamo i diritti loro e degli utenti. La Napoli delle regole e del vivere civile non arretra dinanzi ad atti illegali di nessun tipo. La riunione di ieri al Viminale conferma la stretta collaborazione istituzionale sul tema sicurezza: abbiamo chiesto e ottenuto più agenti in strada e nuove modalità operative di controllo. A noi il compito di intensificare il lavoro sul territorio per educare le giovani generazioni e valorizzare la rete dell'associazionismo.

La pistola e il coltello sequestrati
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