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Chi erano Brigida Pesacane e Luigi Cammisa, uccisi dal suocero per una presunta relazione a Sant’Antimo

I due cognati di Sant’Antimo (Napoli) sarebbero stati uccisi dal suocero, Raffaele Caiazzo, per una presunta relazione; gli omicidi stamattina in pochi minuti.
A cura di Nico Falco
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Luigi Cammisa, Raffaele Caiazzo e Maria Brigida Pesacane
Luigi Cammisa, Raffaele Caiazzo e Maria Brigida Pesacane

Una presunta relazione extraconiugale tra due cognati. Una voce che circolava tra le strade di Sant'Antimo e che avrebbe ossessionato Raffaele Caiazzo, 44enne originario di Caserta con piccoli precedenti penali, tanto da spingerlo a uccidere nel giro di pochi minuti il marito della figlia e la moglie del figlio, genitori dei suoi nipotini.

Ricostruzione ancora in corso, ma sarebbe questo il movente della tragedia che si è consumata alle prime ore di oggi nel comune del Napoletano, dove sono stati ammazzati a colpi di pistola Luigi Cammisa, 29 anni, e Maria Brigida Pesacane, 24 anni.

Chi era Luigi Cammisa, ucciso dal suocero a Sant'Antimo

Il ragazzo, operaio edile, era sposato con la figlia di Caiazzo, la loro relazione era cominciata nel 2012; la coppia aveva due bimbi di 2 e 7 anni. Il suo corpo ormai senza vita è stato rinvenuto alle 6.30 di mattina in piazzetta Sant'Antonio, i carabinieri sono intervenuti per la segnalazione di colpi d'arma da fuoco. Cammisa era appena uscito di casa, stava andando a lavoro quando è stato ammazzato: probabilmente l'assassino conosceva i suoi movimenti e lo stava aspettando.

Maria Brigida uccisa mentre in casa c'erano i figli piccoli

Negli stessi minuti i carabinieri sono intervenuti in un appartamento al civico 17 di via Caruso, a un paio di chilometri da piazzetta Sant'Antonio. É la casa dove abita il figlio di Caiazzo con la moglie, Maria Brigida Pesacane; si erano conosciuti nel 2015, anche loro hanno due bimbi piccoli, di 2 e 4 anni. Quando arrivano i militari per la ragazza non c'è più nulla da fare: è stata uccisa a colpi di pistola mentre i piccoli erano in casa, le hanno sparato mentre era in bagno. I bambini dormivano, ma hanno sentito i colpi e, seppur incolumi, sono sotto choc.

Le vittime avrebbero avuto una relazione clandestina

Le indagini, affidate ai carabinieri della Compagnia di Giugliano e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, si sono subito dirette verso Caiazzo, che nei primi momenti dopo i due omicidi si era reso irreperibile. Si è costituito qualche ora dopo, in mattinata, nella caserma Carabinieri di Gricignano di Aversa ed è stato trasferito nella caserma della Compagnia di Giugliano.

Il fermo per Caiazzo potrebbe essere emesso in giornata, all'esito dell'interrogatorio. Non si esclude alcuna pista, ma dai primi accertamenti è emerso che tra le famiglie c'erano già stati precedenti screzi legati proprio alla presunta relazione che avrebbero allacciato i due cognati.

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