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Chi è Nicola Oddati, il politico arrestato nell’inchiesta sugli appalti truccati al Rione Terra

Nicola Oddati è uno dei perni dell’inchiesta sugli appalti truccati al Rione Terra di Pozzuoli (Napoli); l’ex politico ha negli anni ricoperto numerosi incarichi di prestigio.
A cura di Nico Falco
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Nicola Oddati con l'ex segretario Pd Nicola Zingaretti (a sinistra)
Nicola Oddati con l'ex segretario Pd Nicola Zingaretti (a sinistra)

Nicola Oddati, ex componente della direzione nazionale del Partito Democratico e dirigente della Regione Campania, è stato individuato dagli inquirenti come una delle figure chiave dell'inchiesta sugli appalti pilotati per il Rione Terra di Pozzuoli che ha portato in carcere, oltre al politico, anche l'ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, l'imprenditore Salvatore Musella e Giorgio Palmucci, ex presidente di Enit e componente della commissione di valutazione delle offerte per la concessione relativa alla riqualificazione del rione puteolano.

Secondo la ricostruzione dei magistrati Oddati, che in un passaggio il gip definisce "spregiudicato esponente politico", aggettivo che usa anche per gli altri 3 indagati finiti in carcere, avrebbe ricevuto diversi benefit tra cui somme di denaro, soggiorno in hotel e ristrutturazioni edili gratuite in cambio del suo interessamento; sarebbe stato coinvolto in vicende analoghe anche in Puglia e Calabria, col supporto di politici locali in quota Pd (anche loro raggiunti da misura), sempre per favorire l'azienda di Musella. Le misure cautelari, a carico di 11 indagati, sono state eseguite questa mattina, 15 gennaio, da Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

Chi è Nicola Oddati e il ruolo nella politica

Nato nel 1964 a Salerno, laureato in Economia, Nicola Oddati è stato per anni ai vertici del Pd a Napoli e in Campania ed ha più volte ricoperto il ruolo di assessore del Comune di Napoli. La sua carriera politica è cominciata con la Federazione Giovanile Comunista Italiana (Fgci), di cui è stato segretario nel 1986 e coordinatore nazionale nel 1991. Nel 1997 è diventato coordinatore della segreteria provinciale di Napoli del Partito Democratico della Sinistra (Pds) e nel 1999, segretario dei Democratici di Sinistra (Ds), nato un anno prima.

Nel 2001 è stato eletto consigliere al Comune di Napoli ed è stato nominato assessore allo Sviluppo dall'allora sindaco Rosa Russo Iervolino. Cinque anni dopo, nella seconda giunta Iervolino, è stato a lui affidato l'assessorato ai Grandi Eventi e al Forum delle Culture.

Gli incarichi nella segreteria nazionale Pd

Nel 2011 è stato candidato alle primarie del partito per concorrere alla poltrona di Sindaco, nella corsa a tre con Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri. Furono le primarie dello scandalo dei cinesi ai seggi: risultato invalidato e partito commissariato. Come candidato venne infine scelto Mario Morcone, che però uscì al primo turno. Nel 2017 Oddati, insieme ad altri, ha presentato ricorso contro il congresso provinciale e la scelta di Massimo Costa; due anni dopo il Tribunale ha accolto il ricorso e annullato il voto.

Considerato in passato "delfino" di Antonio Bassolino, ex ministro, presidente della Campania e Sindaco di Napoli, Oddati si era poi avvicinato a Vincenzo De Luca e, a livello nazionale, all'area di Nicola Zingaretti, di cui è stato coordinatore della segreteria quando l'ex presidente della Regione Lazio era alla guida del partito. Successivamente Enrico Letta gli aveva affidato la responsabilità delle Agorà Democratiche. Oddati ha lasciato tutti gli incarichi politici nell'aprile 2022, quando sono circolate le prime notizie sull'inchiesta che oggi lo ha portato in carcere.

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