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Chi è Gustavo Nocella, il boss del narcotraffico arrestato in Colombia. Spendeva 5mila euro al mese di affitto

Il narcos 58enne, detto “Ermes”, era in un lussuoso appartamento di Medellin; Gustavo Nocella era il riferimento per diversi clan di camorra napoletani.
A cura di Nico Falco
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L'arresto di Gustavo Nocella "Ermes"
L'arresto di Gustavo Nocella "Ermes"

"Ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere", cantava De Gregori ne "Il bandito e il campione". A quanto pare, la regola è stata confermata anche per Nocella: nei tanti covi che ha cambiato, almeno uno ogni tre mesi, non doveva mai mancare un tavolo da biliardo. Ed è stato proprio grazie a questa sua passione che è stato individuato il lussuoso appartamento dove si nascondeva. Il 58enne, latitante da anni, viene ritenuto uno degli ingranaggi fondamentali del traffico di droga dal Sudamerica all'Europa e punto di riferimento per il narcotraffico di diversi clan di camorra.

Come è stato arrestato Gustavo Nocella: tradito dalla passione per il biliardo

Gli investigatori hanno seguito le tracce dell'acquisto di un tavolo lussuoso con panno rosso, comprato presso la fabbrica Europa di Bogotà e consegnato in un esclusivo appartamento nell'elegante quartiere El Poblado di Medellin.

Il blitz è scattato grazie a un'operazione coordinata che ha visto lavorare in sinergia la Polizia nazionale colombiana (Pnc), l'Interpol, l'Europol i Carabinieri e la polizia del Regno Unito. Quando i poliziotti dell'unità speciale Goes della Polizia nazionale hanno fatto irruzione, Nocella era solo in casa col suo cane e non ha opposto resistenza. Nell'appartamento sono stati rinvenuti diversi telefoni cellulari, nell'armadio le numerose scarpe costose, altra passione del 58enne.

Le case in affitto da 5mila euro al mese

Gli investigatori europei avevano ricostruito gli spostamenti di Nocella, accertando che, dopo essere fuggito dall'Europa, si era stabilito Colombia. Erano state contattate così le autorità locali ed era partito lo scambio di informazioni finalizzate alla cattura.

La Polizia Nazionale aveva avviato le indagini e lo aveva individuato. Aveva scoperto la sua passione per il biliardo, con relativo acquisto di un nuovo tavolo ogni volta che cambiava nascondiglio. E aveva scoperto che aveva l'abitudine di trasferirsi ogni tre mesi, sempre in affitto e in appartamenti che costavano fino a 25 milioni di pesos colombiani al mese (circa 5.400 euro); durante gli appostamenti Nocella è stato osservato mentre girava nei centri commerciali della zona per comprare scarpe molto costose, sempre in compagnia del suo cane.

La cocaina a Napoli attraverso l'Olanda

Secondo gli inquirenti Nocella coordinava la logistica per le spedizioni di grossi quantitativi di cocaina verso Amsterdam via mare. Una volta arrivata in Europa, la droga veniva inviata a Napoli con camion e automobili; tra i "clienti" del narcos ci sarebbero diversi clan di camorra, gli Amato-Pagano (a Napoli Nord) e i De Micco e i Rinaldi-Formicola (a Napoli Est).

Il direttore generale della Polizia nazionale colombiana, il generale William René Salamanca Ramírez, ha detto che l'arresto di Nocella "è il risultato di una fluida cooperazione internazionale che ci ha permesso di catturare più di 40 trafficati di droga" e ha aggiunto che si tratta di "un colpo mortale per questi clan criminali" che "incide sui collegamenti del narcotraffico internazionale andando a colpire direttamente la capacità di coordinare l'ottenimento, il trasporto, lo stoccaggio e l'esportazione di cocaina".

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