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Chi è Flavia Borzone, napoletana che sostiene di essere sorella di Elettra Lamborghini

Napoletana, professione estetista, 35 anni: Flavia Borzone è impegnata in una complessa diatriba legale che la vede contrapposta alla famiglia di Tonino Lamborghini, figlio del fondatore della nota azienda di auto.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A sinistra, Elettra Lamborghini (Lapresse). A destra, Flavia Borzone (foto Instagram)
A sinistra, Elettra Lamborghini (Lapresse). A destra, Flavia Borzone (foto Instagram)

Sta facendo discutere il caso di Flavia Borzone, 35enne napoletana, che sostiene di essere la figlia di Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio, fondatore dell’omonima casa automobilistica di lusso, e sorellastra, quindi, della showgirl, cantante e modella Elettra Lamborghini.

Tonino Lamborghini, però, ha smentito seccamente la circostanza, tanto da presentare denuncia-querela per diffamazione nei confronti di Flavia e di sua madre, la cantante lirica Rosalba Colosimo, docente di pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli per le dichiarazioni rilasciate in diverse interviste e ospitate tv.

Parla l'avvocato di Flavia Borzone e della madre Rosalba Colosimo

Nata nel 1988, Flavia Borzone, è una 35enne napoletana, figlia di Amedeo Borzone e Rosalba Colosimo. Di professione estetista, anche se, a seguito della vicenda giudiziaria che l’ha riguardata e del clamore mediatico che sta suscitando, la sua professione al momento è un po’ ferma. «È molto provata da questa situazione – spiega a Fanpage.it uno dei suoi avvocati Gianmaria Romanello – ma sia lei che sua madre sono fiduciose che si stia facendo luce sulla vicenda e confidano che emerga la verità». Borzone ha anche un profilo social molto seguito, in particolare su Instagram.

Cosa sappiamo sulla vicenda giudiziaria

Recentemente la storia di Flavia Borzone ha registrato una svolta, quando durante l’udienza del processo per diffamazione, tenutosi lunedì 29 gennaio 2024 a Bologna, è emersa la circostanza che un investigatore privato avrebbe prelevato una cannuccia da un frullato bevuto da Elettra Lamborghini.

Il materiale genetico contenuto nella saliva sarebbe stato fatto analizzare in un laboratorio specializzato di Ferrara e dai risultati sarebbe emerso che Flavia Borzone ed Elettra Lamborghini avrebbero una mezza sorellanza unilaterale. Al momento sia la relazione dell’investigatore privato che la consulenza biologico molecolare non sono state ancora prodotte in giudizio nel processo penale.

La vicenda, infatti, iniziata nel 2019, è molto delicata e complessa. Al momento, sono aperti tre procedimenti giudiziari, due civili e uno penale, che vedono contrapposti Tonino Lamborghini, difeso nel giudizio bolognese dal docente e avvocato Mauro Bernardini, e da Flavia Borzone e sua mamma Rosalba Colosimo, difese dagli avvocati Sergio Culiersi, Gian Maria Romanello e Carlo Zauli.

Tutta la vicenda giudiziaria, iniziata nel 2019

Il primo procedimento riguarda la dichiarazione di disconoscimento di paternità di Flavia Borzone nei confronti del padre, il pittore Amedeo Borzone, avviato tra il 2019 e il 2020, dove Flavia ha evocato in giudizio sia la madre che l’ex marito. La ragazza si sarebbe sottoposta assieme al padre ad un test biologico molecolare presso lo studio Cancemi di Napoli. Dagli esami sarebbe emerso che Flavia non sarebbe la figlia di Borzone.

Spiega a Fanpage.it l’avvocato Romanello:

La discrasia biologico molecolare tra Amedeo e Flavia è stata accertata a seguito di consulenza tecnica di ufficio dal Ctu nominato dal tribunale di Napoli.

Tonino Lamborghini è intervenuto in questo giudizio, impugnando la sentenza di primo grado. Adesso la questione è all’attenzione della Corte di Appello di Napoli.

Il secondo processo civile è quello per diffamazione intentato da Lamborghini nei confronti delle due donne per le dichiarazioni rilasciate in alcune interviste. In primo grado Flavia e sua madre sono state condannate a pagare una somma pecuniaria di 30mila euro ciascuna, a titolo di danno non patrimoniale, con l'obbligo di non parlare più pubblicamente della vicenda. La questione adesso è pendente in appello presso la Corte di Appello di Bologna, della quale si è tenuta l’udienza lunedì 29 gennaio.

Il terzo procedimento è di natura penale e riguarda sempre la diffamazione. Attualmente si è al primo grado. L’udienza per la discussione è stata fissata a metà luglio 2024. In questo procedimento potrebbero essere prodotti la relazione dell’investigatore privato e la consulenza biologico molecolare sul test del Dna sulla saliva prelevata da una cannuccia usata da Elettra Lamborghini.

I legali di Tonino Lamborghini: “Quel Dna inutilizzabile”

Sono pronti a dar battaglia legale gli avvocati di Tonino Lamborghini. Uno dei legali, Mauro Bernardini, ha spiegato al quotidiano "Il Resto del Carlino":

Il Dna è stato raccolto in modo illegale , sono dati sensibili e non possono essere raccolti senza il consenso dell’interessata. È tutto inutilizzabile.

In questo processo era già stato chiesto dalla difesa un esame del Dna, che è stato respinto dal giudice. La sede deputata per un simile accertamento è la causa civile.

Il punto del processo in atto sono invece le frasi diffamatorie pronunciate nei confronti del mio assistito, dando per scontato che la figlia e l'imputata siano sorelle e trattandolo, per questo, in malo modo.

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