Il cenone di Capodanno a Napoli: tutti i piatti tradizionali che non devono mancare
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2020/12/cenone-capodanno-napoli-1200x675.jpg)
Tutto pronto anche a Napoli per il cenone di San Silvestro, che accompagnerà l'ingresso nel nuovo anno. Per l'evento della notte di San Silvestro, le tradizioni napoletane resistono nonostante i prezzi in impennata. La cena del 31 dicembre a Napoli che "pesa" molto anche per quanto riguarda l'apporto di calorie: sono circa 1.900 cal a testa, più di quelli tipici di Roma o Milano. Nonostante si tratti di un mese quasi interamente a base di pesce, come da tradizione partenopea.
L'antipasto e i primi piatti
In primis l'antipasto: tartine di salmone, ostriche, cannolicchi, datteri di mare, tartufi di mare, caviale. Tutto rigorosamente crudo, se è di qualità. Cibo leggero (e costoso, visti i prezzi nelle pescherie ormai arrivati a livelli record) e che fa da "apertura" al cenone vero e proprio, che inizia con i primi piatti che possono essere a scelta tra due portate ma più spesso le prevede entrambe: spaghetti ai frutti di mare (anzi, "spaghetto a vongole", come vuole la tradizione) oppure con l'astice, vermicelli con le vongole e gamberone. Ma non manca chi invece, pur restando nell'ottica del menu di pesce, preferisce cimentarsi in ravioli e lasagna (di pesce spada).
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/12/spaghetti-vongole-napoli.jpg)
I secondi piatti e i contorni
Per i secondi piatti, i piatti più tipici e gettonati durante i cenoni napoletani, sono il capitone il baccalà, rigorosamente fritti, assieme a stoccafisso con olive, orata al forno con patate.
A proposito, per chi non lo sapesse: il baccalà è merluzzo salato; lo stoccafisso è merluzzo essiccato all'aria. Stesso pesce, trattamenti diversi.
Ovviamente frittura di paranza, fritturina di calamari ed aragosta o gamberoni, per chi se li può permettere. Non di rado, specie nelle famiglie più numerose, vengono serviti assaggi di più piatti a scelta tra i commensali. Come contorni, quelli tipici sono l'insalata di rinforzo ed i broccoli al limone, già presenti nel cenone della Vigilia di Natale. Breve compendio sull'insalata di rinforzo. Si tratta d'un contorno tipico della tradizione napoletana a base di verdure e sottaceti. È fonte d'ironia perché si dice che l'insalata di rinforzo, sempre presente a tavola, non è in realtà gradita a nessuno e resta così, "intonsa", fino a che non è da buttare. Non è proprio così: l'insalata di rinforzo ha degli estimatori.
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2020/12/roccoco-mustacciuoli-natale-dolci-napoli.jpg)
I dolci di Capodanno a Napoli
Si chiude, quindi, con i dolci. C'è la frutta secca, il cosiddetto "spasso": noccioline, pistacchi, eccetera per attendere la mezzanotte. Poi si arriva ai fatti seri: roccocò, struffoli, susamielli, mustacciuoli, paste reali, sapienza. Anche il milanesissimo panettone è ormai apprezzato anche all'ombra del Vesuvio. Così come la pastiera, dolce "fuori stagione" (è un must nel periodo di Pasqua ma ormai viene prodotta tutto l'anno) fa spesso la sua comparsa a tavola il 31 dicembre.
In aggiunta, per così dire, si aggiungono – rigorosamente dopo la mezzanotte – lenticchie e cotechino di buon auspicio, sebbene soprattutto quest'ultimo sia diventato d'usanza in tempi relativamente moderni nel cenone di San Silvestro made in Napoli.