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“Ceci n’est pas un blasphème”: a Napoli il festival delle arti contro la censura religiosa

Dal 17 al 30 settembre, va in scena a Napoli il festival delle arti per la libertà d’espressione contro la censura religiosa. Una mostra d’arte e una serie di eventi patrocinati dal Comune di Napoli. Co-promotore è l’assessorato all’Istruzione, Cultura e Turismo, che ha messo a disposizione della mostra i locali al primo piano del Pan.
A cura di Federica Grieco
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"Ceci n'est pas un blasphème" è il titolo emblematico del festival delle arti per la libertà d'espressione contro la censura religiosa che si terrà a Napoli dal 17 al 30 settembre, giorno in cui si celebra la Giornata mondiale della Blasfemia. Una mostra d'arte e una serie di eventi – tra cui talk, concerti, approfondimenti, stand-up comedy, proiezioni – trasformeranno il capoluogo partenopeo nella città baluardo della libertà d'espressione.

Un festival che non ha finalità di lucro e che ha come finalità la promozione dell'arte anticlericale e la raccolta fondi da devolvere in favore di organizzazioni che offrono protezione e assistenza legale alle persone perseguitate perché atee, apostate o blasfeme. L'evento è patrocinato dal Comune di Napoli e l'assessorato all'Istruzione, Cultura e Turismo di Napoli, co-promotore dell'iniziativa, ha concesso i locali del primo piano del Pan (Palazzo delle Arti Napoli). "Questo festival dovrebbe essere presente in maniera permanente – ha spiegato Annamaria Palmieri, assessore all'Istruzione e alle Politiche sociali – è importante che soprattutto le nuove generazioni capiscano la differenza esistente tra morale e moralismo".

Un festival che ha richiesto più di un anno di lavoro, ma che ha già portato grandi risultati. Ceci n'est pas un blasphème, infatti, è stato censito dal portale Italive e ammesso alle votazioni per il "Premio Italive 2020".

Le mostre

"Il sentimento religioso – ha spiegato Emanuela Marmo, direttrice del festival – ha assunto un enorme valore come oggetto politico. Le lezioni che si verificano quando questo viene offeso sono di fatto ben più gravi delle provocazioni artistiche". Come ha spiegato Marmo, ci saranno "opere volutamente offensive, alcuni artisti e artiste sono anti-clericali, ma il loro lavoro esiste in un contesto, veicola in modi determinati e riconoscibili: nessuno è obbligato a comprare un giornale o a visitare una mostra". Quindi, continua la direttrice, "la libertà d'espressione espressa dall'arte e dalle opere non impedisce ai credenti di avere fede o di praticare il culto. Dunque non deve accadere l'inverso".

Le mostre, il cui allestimento è stato curato da Agostino Granato e Anna Sirica, si terranno al Pan e saranno visitabili tutti i giorni dalle 9:30 alle 20:30. L'ingresso è sempre gratuito, ma le mostre sono aperte ad un solo pubblico di maggiorenni. Ci sarà l'opportunità anche di incontrare alcuni degli artisti secondo un calendario pubblicato sul sito articensurate.it. Il percorso espositivo parte dalle tavole di Pierz per poi proseguire, al centro della sala, con la sagoma della Blasphemy Box di Agostino Granato, una vero e proprio confessionale portatile in cui "bestemmiare in tutta sicurezza", come recita lo slogan. In esposizione ci sarà anche il duo dei Paguri (Daniele Caluri e Emiliano Pagani) con il loro Don Zauker. Ma sono numerosi gli artisti che presenzieranno al festival con le loro opere: Ceffonò, DoubleDoubleWhy, Hogre, Illustre Feccia, Malt, Spelling Mistakes Cost Lives, Yele&Tres, Giorgio Franzaroli, Antonio Mocciola e Carlo Porrini. Ci sarà anche l'occasione di vedere una selezione di tavole tratte dalla mostra "Asini, muli corvi e maiali: la satira in Italia tra Stato e religioni" a cura di Tullio Monti, presentata a Torino nel 2010. Sarà presente poi l'artista spagnolo Abel Azcona, che analizzerà il rapporto tra la libertà d'espressione e la presunta blasfemia. Azcona si esibirà con due performance il 30 settembre nella città partenopea.

Appuntamenti dal vivo

Spazio nel weekend anche agli appuntamenti dal vivo. Si comincia venerdì 17 settembre alle ore 21, quando, all'ex Asilo Filangieri, si terrà il primo Talk Show Blasfemo, durante il quale il direttore creativo del gruppo Ciaopeople, Luca Iavarone, con l'aiuto della direttrice Emanuela Marmo, intervisterà Raffaele Minieri, Daniele Caluri ed Emiliano Pagani, Pierz, Malt, Marco Prato. Ci saranno poi performance teatrali e di reading con Alessandro Gioia, Simona Forte, Gaspare Di Stefano e Amleto De Silva. Chiuderà l'evento Helena Velena.

Si continua sabato, 18 settembre, alle 18:30 con la proiezione del cortometraggio "Bestemmie dal mondo" dell'artista Hogre. Alle 21:00 ci sarà il concerto di Helena Velena e i Tenerissimo Bagno di Sangue, accompagnati nel finale dal gruppo Capocchiodonti.

Domenica 19 settembre, alle 18:30, Emanuela Marmo condurrà il secondo appuntamento del Talk Show Blasfemo. La direttrice del Sarno Film Festival, Dea Squillante, con il regista Giuseppe Sciarra e con la giornalista e collaboratrice del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’oro, Rosaria Carifano, indagheranno il rapporto tra cinema e blasfemia. Infine, ci sarà la proiezione di un cortometraggio animato, "Swip", del regista pakistano Arafat Mazhar.

Venerdì 24 settembre, alle ore 21, al Lanificio 25, Daniele Fabbri, in collaborazione con Davide DDL, condurrà una serata dedicata alla stand up comedy. Protagonisti: Lucia Arrigoni, Alberto Grezzani, Mario Raz, Emanuele Tumolo, Lorenzo Vecchi.E, infine, sabato 25 settembre, alle 21:30 ci sarà il concerto di Porfirio Rubirosa and his band.

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