Castello delle Cerimonie in tv su Real Time: con la confisca di Sonrisa a rischio il reality sui matrimoni
«Nu matrimonio napulitano sì accummencia oggi fernesce dimane». Ma stavolta il matrimonio napoletano che incomincia oggi e finisce domani potrebbe non aver mai più luogo alla Sonrisa, l'hotel ristorante di Sant'Antonio Abate, provincia di Napoli, noto ai più per il reality televisivo di RealTime "Il Boss delle Cerimonie" oggi "Il Castello delle Cerimonie", specializzato in matrimoni pantagruelici e kitsch.
La confisca dell'immobile nell'entroterra stabiese, tolto ai proprietari e collocato nelle mani del Comune di Sant'Antonio Abate è avvenuta a seguito di un pluridecennale procedimento giudiziario per lottizzazione abusiva. Ora il tutto potrebbe mettere la parola fine non solo alla ricca impresa della famiglia Polese (il capostipite, don Antonio Polese, è deceduto, restano i fratelli e la figlia, Imma sposata con Matteo Giordano) ma anche il popolarissimo reality tv sul wedding in onda dal 2017 sul canale Real Time di Discovery, fortunata idea della "BB Film" di Lorenzo e Raffaele Brunetti.
La stagione attualmente in onda del "Castello delle Cerimonie" è stata girata quando la vicenda della lottizzazione abusiva era piuttosto chiara ma i matrimoni erano già stati prenotati e La Sonrisa funzionava ancora a pieno regime. A febbraio di quest'anno il Comune, guidato dalla sindaca Ilaria Abagnale, aveva fissato una indennità di occupazione senza titolo pari a 30mila euro al mese, in attesa del deposito della sentenza, per procedere all'acquisizione effettiva al patrimonio pubblico.
La sentenza della Corte di Cassazione è ovviamente già esecutiva da tempo e così il Comune ha dovuto procedere, all'acquisizione al patrimonio a titolo gratuito dell'intera area di oltre 40mila metri quadrati. Adesso, con gli uffici comunali sono stati stilati tutti gli atti d'indirizzo per avviare l'acquisizione del bene, in vista del successivo cronoprogramma per liberare immobili e terreni. Senza quella location così particolare sarà molto difficile replicare altrove un format così popolare.