Castel Volturno, sequestrate 43 case abusive sul litorale. Sette erano del clan Belforte
Tutto abusivo, costruito senza alcuna autorizzazione e in area demaniale e costiera soggetta a vincolo: la Procura di santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro di 43 manufatti a Castel Volturno (Caserta), in località Bagnara, sul litorale. Le costruzioni, diverse delle quali abbandonate da anni e in rovina, sono state realizzate a partire dal 1980. Il provvedimento è stato eseguito nei giorni scorsi dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone insieme alla Guardia Costiera – Ufficio Marittimo di Pozzuoli (Napoli).
Sette delle abitazioni sequestrate sono risultate riconducibili a soggetti legato al clan Belforte di Marcianise, i cosiddetti "Mazzacane", unico gruppo di camorra di estrazione cutoliana ancora attivo in Campania. Ad occuparle, il fratello e la sorella dei boss Salvatore e Domenico Belforte, da anni in carcere, insieme ai loro familiari; in totale una ventina di persone sulle complessive 65 identificate e sgomberate. Secondo l'ultimo rapporto dell'Antimafia, in cui viene tracciata la mappa dei clan della provincia di Caserta, la cosca dei Belforte è operativa anche nei comuni limitrofi di San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Casagiove, Recale, Macerata Campana, San Prisco, Maddaloni e San Felice a Cancello.
Il sequestro è stato convalidato ieri, 26 agosto, dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento è scaturito dagli accertamenti effettuati dai militari che, attraverso verifiche e riscontri documentali, hanno consentito di appurare che i manufatti erano stati costruiti tutti abusivamente e occupando il suolo del Comune di Castel Volturno.