Casoria, perde tutto al videopoker e inventa di essere stato rapinato
Alla moglie, e poi ai carabinieri, aveva raccontato di essere stato rapinato sul corso Umberto Maddalena: era stato affiancato da due criminali in moto e, sotto la minaccia di una pistola, aveva dovuto consegnare orologio, collanina, cellulare e soldi. In realtà, hanno scoperto i militari, dietro la sparizione di contanti e oggetti di valore c'era un'altra storia: aveva perso tutto al videopoker e aveva inventato la rapina per giustificarsi in casa.
La storia arriva dalla provincia di Napoli, protagonista è un 39enne di Arzano che è stato denunciato per simulazione di reato. L'uomo, hanno ricostruito i militari, aveva puntato al videopoker una grossa somma di denaro e aveva anche venduto gli oggetti di valore per recuperare altro denaro e scommettere anche quello. Rimasto senza soldi, per spiegare gli ammanchi alla moglie aveva inventato di essere stato vittima di una rapina. E aveva raccontato un copione classico, di quelli che secondo lui non avrebbero destato sospetti: due criminali che bloccano la vittima nel traffico, la pistola puntata, la fuga in moto.
Quando è andato a dire la stessa versione in caserma, però, i carabinieri hanno notato che qualcosa non tornava. Troppe esitazioni, troppi "non ricordo", che hanno fatto nascere il sospetto che stesse inventando per coprire qualcosa che non avrebbe voluto riferire. Così i carabinieri hanno esaminato le telecamere, sia quelle che puntano sul corso Maddalena, nella zona di Secondigliano, sia quelle di altri quartieri di Napoli, e hanno scoperto che la sua automobile al momento della presunta rapina si trovava altrove. Messo alle strette, alla fine l'uomo ha dovuto confessare e ha raccontato di avere veduto tutto per scommettere perché vittima di ludopatia.