Caso Scabec, nuovo blitz della Guardia di Finanza: nel mirino consulenze e bilanci
La Guardia di Finanza torna a bussare alle porte della Scabec, la società di promozione della Cultura in Campania, di proprietà della Regione. Il blitz è scattato questa mattina. I finanzieri hanno fatto visita alla sede della Scabec, acquisendo una grande mole di documenti. Nel mirino ci sarebbero i bilanci, le consulenze, ma anche i rapporti con la Fondazione Donnaregina. Elementi sui quali si cerca di fare chiarezza, accanto anche alla gestione dei contratti a tempo determinato. Lunedì, intanto, il consigliere regionale della Lega, Severino Nappi, sarà in sede per una visita ispettiva di accesso agli atti.
Sul caso Scabec la Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo conoscitivo senza indagati e senza ipotesi di reato al momento, dopo il licenziamento di 16 dipendenti con contratto a termine (nella Scabec sono 46 i dipendenti a tempo determinato, su un totale di 48 lavoratori). I finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria oggi avrebbero prelevato documentazione riguardante i bilanci dell'ente, finiti sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. Si parla, infatti, di un buco di bilancio che nel 2021 sarebbe salito a circa 3,6 milioni di euro. Lievitato quindi ulteriormente rispetto ai 2,8 milioni certificati nella relazione della nuova presidente del Cda Assunta Tartaglione, inviata al governatore De Luca lo scorso gennaio.
Due giorni fa, la consigliera del Cda, Rosalia Santoro, aveva rassegnato le dimissioni irrevocabili nelle mani di De Luca. Il governatore ieri ha detto che su Scabec “non c'è nulla” e che gli “uffici stanno facendo controlli rigorosi”. La scorsa settimana i finanzieri avevano prelevato documenti inerenti gli anni che vanno dal 2010 al 2016, periodo antecedente alla trasformazione della Scabec in società "in house" della Regione. Oggi, un nuovo sopralluogo.