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Caso Scabec, Gino Rivieccio: “La commedia sospesa in Rai una delle mie migliori, peccato se non va in onda”

L’attore e showman napoletano a Fanpage.it: “Spero si trovi una soluzione, sarebbe un peccato perderla per il pubblico. È uno dei miei lavori migliori e più divertenti”
Intervista a Gino Rivieccio
attore, autore e conduttore televisivo
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gino Rivieccio
Gino Rivieccio

“Sapevo che la commedia sarebbe dovuta andare in onda a marzo, ma non ho avuto più notizie. Mi dispiace davvero e spero che la questione possa risolversi presto, perché è un peccato per il pubblico e per la qualità del prodotto. ‘Sali e t’abbacchi’ credo sia uno dei miei lavori più divertenti in assoluto, forse anche il titolo a cui sono più affezionato”.

Contattato da Fanpage.it non nasconde il rammarico Gino Rivieccio, grande attore, autore e maestro della commedia e del teatro napoletani, per la mancata messa in onda, al momento, della sua commedia “Sali e t’abbacchi”, una delle sue opere più famose e fortunate, commissionata dalla Scabec, la società regionale che si occupa di promozione della cultura in Campania, e programmata per la Rai.

Lo spettacolo è stato registrato all’Auditorium Rai lo scorso anno e la messa in onda era prevista per questo mese. L’assessore regionale Antonio Marchiello, in occasione del Question Time di venerdì scorso in consiglio regionale, in risposta ad una interrogazione del consigliere Severino Nappi (Lega) sul caso Scabec, ha spiegato che la trasmissione in Tv è stata temporaneamente sospesa, come anticipato da Fanpage.it, su decisione del nuovo Cda Scabec, presieduto da Assunta Tartaglione. Stessa sorte subita anche dalle altre 4 commedie inserite nel progetto di collaborazione tra Scabec e Rai Com, che portano la firma di altri grandi artisti, oltre a Rivieccio, anche Lello Arena e Carlo Buccirosso.

Il contratto da mezzo milione di euro per le 5 commedie era stato stipulato con Rai Com dalla precedente amministrazione di Scabec, guidata da Antonio Bottiglieri, ex dirigente Rai, e aveva lo scopo di “valorizzare i cosiddetti teatri minori delle aree interne” della Campania. Ma il nuovo Cda, presieduto da Tartaglione, ha sollevato dei dubbi sul raggiungimento degli obiettivi, “sospendendo la messa in onda delle commedie prevista per marzo 2022”, come ha relazionato Marchiello in Aula, venerdì.

"Sali e t'abbacchi", era in programma su Rai 2

“Sali e t’abbacchi”, la commedia di Gino Rivieccio che sarebbe dovuta andare in onda questo mese, è uno dei suoi titoli più famosi, che ha avuto varie edizioni, l’ultima nel 2011. La commedia narra la storia di un pediatra lasciato dalla moglie la sera dell’ultimo dell’anno. Il pover'uomo è costretto ad organizzare il cenone di Capodanno da solo, alle prese con gli invitati e gli addetti del catering, ma gliene capitano di tutti i colori. Al 29esimo piano dove vive, si rompe l’ascensore. Il furgone del catering viene derubato. E altre peripezie che fanno nascere continui momenti comici nella storia, lasciando lo spettatore senza tregua.

Maestro Rivieccio, come ha appreso della mancata messa in onda?

Conosco molto poco la vicenda, in effetti. Ne ho letto dai giornali. So che doveva andare in onda tra febbraio e marzo. Il palinsesto era già stato programmato su Rai 2. Ma poi non ho avuto altri aggiornamenti.

Perché è stata scelta proprio Sali e t’abbacchi?

Credo sia uno dei miei lavori più divertenti in assoluto. Forse anche il titolo a cui sono più affezionato. C’è una prima edizione del 1992, una seconda del 2004 e una terza, più divertente, del 2011, con una nutrita pattuglia di attori napoletani di grande qualità. Si tratta di uno spettacolo di evasione, leggero, brillante, dove si ride per due ore. È stato anche molto visto, uno spettacolo che ha girato molto. Mi auguro che vada in onda perché è un peccato perderla, anche in un periodo così triste come questo. Poteva essere un’occasione per farsi qualche risata.

Il progetto della Scabec prevedeva che le commedie dovessero rispettare dei requisiti, come ad esempio valorizzare i teatri minori delle aree interne. La Scabec vi aveva avvisato che c’erano delle condizioni?

No, questo no. Ci è stato solo chiesto se fossimo interessati. So poi che hanno scelto anche delle commedie di altri colleghi, tutti di altissimo livello.

Dopo il caso Scabec, vi hanno contattati per aggiornarvi sulla situazione?

A me nessuno ha detto niente. Penso che alla fine una soluzione andrà trovata, forse più in là. Perché sarebbe un peccato. Non parlo a titolo personale, ma per il pubblico. Anche per la qualità dell’offerta che è stata messa in campo. Mi auguro che si trovi davvero una soluzione in chiave regionale. Perché poi se queste cose tirano per le lunghe vanno a finire in altri percorsi.

Dal punto di vista legale, intende?

Beh, di solito è così, se ci sono dei contratti, ma non spetta a me dirlo. Non conosco i termini della questione. Poi non so se ci sono altre problematiche tra Rai e Scabec.

La Scabec ha pagato per la realizzazione dello spettacolo o ci sono ancora degli arretrati in sospeso?

Credo che la società che gestiva la produzione sia stata pagata per la cessione dei diritti, ma il contratto era con Rai Com. Ma, come detto, non conosco i termini precisi.

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