Caso Scabec, De Luca: “Non c’è nulla”. E spunta l’ipotesi Tartaglione commissario
"In Scabec non succede niente. Succede che gli uffici competenti fanno tutte le valutazioni e gli accertamenti necessari con uno spirito di assoluto rigore. Punto". Il governatore Vincenzo De Luca parla per la prima volta del caso Scabec, sul quale dà un giudizio tranchant. In occasione del Question Time del consigliere regionale Severino Nappi di venerdì scorso, infatti, la relazione in aula era stata letta dall'assessore Antonio Marchiello, delegato di De Luca, che detiene la delega alla Cultura.
Il caso Scabec è scoppiato dopo i 16 licenziamenti dei dipendenti a tempo determinato e la relazione che la nuova presidente del Cda, Assunta Tartaglione, ha inviato a De Luca a gennaio, dove si parla di un disavanzo di 2,8 milioni sul bilancio 2021 della società. Tartaglione enumera alcune criticità, tra le quali le assunzioni a tempo determinato e i contratti con Rai Com per alcune puntate di Check Up e commedie Rai, delle quali ad oggi è stata sospesa la messa in onda.
Scabec, ipotesi Tartaglione commissario
Ieri, intanto, la componente del Cda, Rosalia Santoro, ha rassegnato le dimissioni, dopo un incontro con lo stesso De Luca. Poco prima, aveva incontrato i dipendenti della società partecipata regionale che si occupa della promozione della cultura in Campania, ai quali aveva spiegato la sua posizione sui 16 licenziamenti avvenuti pochi giorni fa per i lavoratori con contratto a tempo determinato: 16 su 46 in totale che hanno un contratto a termine. Mentre sono solo 2 gli assunti a tempo indeterminato. Domani, è in programma una nuova riunione del Cda. Sullo sfondo la possibilità che l'azienda possa essere commissariata, con Tartaglione che assumerebbe il ruolo di commissario.
Le dimissioni di Santoro
Santoro, secondo indiscrezioni, avrebbe consegnato le “dimissioni irrevocabili” di persona a De Luca. Prima, però, sarebbe andata nella sede della Scabec a parlare con i dipendenti. Tra i motivi della rottura, secondo voci di corridoio, sembrerebbe ci siano state anche le recenti decisioni sui 16 licenziamenti dei lavoratori con contratto a tempo determinato, che nella società sono in totale 46 su 48 dipendenti. Ma anche la mancata condivisione di alcune scelte di gestione della società. Santoro, sembra, avrebbe lamentato di non essere stata informata sulla procedura delle lettere di licenziamento, pur avendo ricevuto e condiviso il parere legale dell'avvocato De Luca Tamajo, nel quale veniva esposto il principio di legge.
Le dimissioni di Santoro arrivano a pochi giorni dal blitz della Guardia di Finanza alla Scabec, che ha acquisito la documentazione relativa al personale e alle assunzioni per il periodo 2010-2016, precedente, quindi, all'attuale Cda. La società partecipata di proprietà della Regione Campania è gravata ad oggi da un buco di bilancio di circa 2,8 milioni di euro. Criticità nel bilancio 2021 già emerse a gennaio dalla relazione della presidente del Cda, Assunta Tartaglione, al governatore. Nel documento, peraltro, oltre che sulle assunzioni a tempo determinato, si poneva l'accento anche sui contratti della Scabec con Rai Com, per 5 commedie di autori importanti come Lello Arena, Carlo Buccirosso e Gino Rivieccio, delle quali ad oggi è stata sospesa la messa in onda, e diverse puntate della trasmissione Check Up, delle quali ad oggi è andato in onda solo il primo ciclo, per una spesa complessiva di 1,1 milioni di euro. Tutti progetti del precedente Cda. Secondo la nuova amministrazione, però, gli obiettivi prefissati non sarebbero stati raggiunti. Da qui, contenziosi e sospensioni.