Caso Marzia Capezzuti, picchiato in carcere da altri detenuti uno degli indagati
Picchiato in carcere, da decine di detenuti: lo ha denunciato l'avvocato che difende uno degli indagati per la scomparsa di Marzia Capezzuti, la giovane milanese sparita nel nulla lo scorso 8 marzo e di cui, con ogni probabilità, è stato ritrovato il corpo privo di vita nella campagne tra Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno. Si attende solo l'esito degli esami del dna, atteso per fine mese: ma i dubbi sul corpo, ormai, sembrerebbero essere pochi.
L'arresto per evasione dai domiciliari
La notizia del pestaggio in carcere da parte di uno degli indagati è arrivata dall'avvocato che lo difende. Si tratta del giovane che era ai domiciliari in seguito ad un rapina e che, durante un servizio del programma "Chi l'ha visto?" prima minacciò una giornalista, poi liberò i suoi due cani contro di lei. Cani che però non fecero alcunché, e che anzi si mostrarono particolarmente docili. Alla fine il giovane uscì di casa, anche per recuperarli, violando così i domiciliari a cui era sottoposto. Le immagini, viste e acquisite anche dalla Procura di Salerno, portarono all'arresto del giovane con l'accusa di evasione.
Il 17 novembre l'incidente probatorio
Vicenda dunque slegata dal caso Marzia Capezzuti, portato alla ribalta grazie all'interessamento del programma televisivo "Chi l'ha visto?". Per la scomparsa di Marzia Capezzuti, la Procura della Repubblica di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio e occultamento di cadavere sette persone, tra cui il giovane attualmente finito in carcere. Il 17 novembre l'incidente probatorio che poi darà un'accelerata anche all'esame del dna e quello autoptico.