Caso Marzia Capezzuti, entro 120 giorni l’autopsia sui resti trovati nel casolare abbandonato
Ci vorranno al massimo altri 4 mesi, 120 giorni, per sapere se quei resti ritrovati in un casolare abbandonato a Faiano, alla fine di ottobre, appartengono a Marzia Capezzuti, la 29enne scomparsa l'8 marzo del 2022 da Pontecagnano, nella provincia di Salerno. Questo è il tempo che il medico legale incaricato dalla Procura, il dottor Alessandro Santurro – direttore dell'istituto di Medicina Legale dell'ospedale di Salerno – si è preso per effettuare tutti gli esami necessari su quei resti, che confermeranno in via definitiva se si tratta di Marzia oppure no.
I resti sono stati trasferiti in un altro ospedale per l'autopsia
Proprio per consentire al medico legale di effettuare l'autopsia, i resti trovati nel casolare abbandonato il 25 ottobre scorso sono stati trasferiti dall'obitorio dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, dove si trovavano, all'obitorio dell'ospedale Gaetano Fucito di Mercato San Severino: soltanto nell'ospedale della provincia, infatti, ci sono le strumentazioni adatte a svolgere l'esame autoptico sui resti rinvenuti, che sono in avanzato stato di decomposizione.
Marzia Capezzuti, 7 indagati per l'omicidio
Per la scomparsa, l'omicidio, la distruzione e l'occultamento del cadavere di Marzia Capezzuti sono 7 le persone indagate. Tra questi c'è la donna che ospitava Marzia, vale a dire la sorella dell'ex fidanzato della 29enne, poi deceduto, nella cui casa Marzia continuava a vivere nonostante la morte dell'amato. In molti, dalla scomparsa della donna, hanno raccontato delle violenze a cui Marzia sarebbe stata sottoposta in quella casa e spesso era stata vista girare per strada a Pontecagnano con evidenti segni sul volto.