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Caso mandragora, distrutte scorte di spinaci freschi infestati. E nella refezione a scuola rimossi dal menu

Gli spinaci infestati dall’erba mandragora, tossica anche in modiche quantità, provenivano da Avezzano, in Abruzzo. I bancali distrutti oggi al Centro Agroalimentare napoletano. Ma intanto spinaci e altre verdure a foglia larga sono spariti dalle mense scolastiche e dai ristoranti e restano invendute ai mercati e nei supermercati.
A cura di Redazione Napoli
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Una cosa è certa: oggi nei mercati rionali, dai fruttivendoli ma anche ai banchi ortofrutta di qualsiasi supermercato o discount della Campania le vendite di spinaci, spinacini (ma pure di valerianella, bietola, songino) sono a zero. La paura di trovarsi per sbaglio foglie di mandragora, tossica se ingerita anche in modiche quantità è tanta. E così, dalle ironie sullo spinacio di Braccio di Ferro e la mandragora di Harry Potter, la paura, l'ennesima di questi tempi, è servita.

Il caso della mandragora a Napoli

Ricapitoliamo i fatti: ieri nel Napoletano allerta per una serie di avvelenamenti da ingestione di pianta mandragora, una Solanaceae che può dare problemi gravi se ingerita. L'erba si è "insinuata" nei fasci di spinaci freschi venduti nei mercati della zona Flegrea. Dieci i casi di intossicazioni. Gli avvelenati sono in via di miglioramento dopo le cure. C'è un u0mo di 44 anni che resta ricoverato in intensiva, così come un 86 anni che però dovrebbe essere dimesso nella giornata di oggi.

Molti sindaci del Napoletano e del Salernitano hanno diramato allerte e chiesto ai loro concittadini di non consumare spinaci freschi.
Qualcuno ha fatto di più, come l'Azienda sanitaria di Caserta che ha chiesto di evitare proprio «il consumo di ortaggi a foglia larga freschi, compresi gli spinaci acquistati nelle ultime 48 ore, sostituendoli eventualmente con spinaci congelati».

A sinistra una foglia di spinacio (Spinacia oleracea). A destra la mandragora (mandragora autumnalis) /foto Actaplantarum
A sinistra una foglia di spinacio (Spinacia oleracea). A destra la mandragora (mandragora autumnalis) /foto Actaplantarum

Ovviamente il problema non è solo a tavola, in famiglia. Nei ristoranti e nelle gastronomie gli spinaci e le bietole sono spariti nel giro di poche ore. Oggi al mercato ortofrutticolo di Volla, il principale di Napoli e provincia, si parlava solo di questo. Lì, al cosiddetto Caan, oggi saranno distrutti 7 bancali di spinaci infestati da mandragora. Il carico proveniva da Avezzano, in provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

L'assessore alla Salute del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada spiega:

La provenienza degli spinaci infestati è stata individuata prontamente attraverso il controllo interno effettuato al Caan.
I sette bancali sono stati posti sotto sequestro dai NAS presso i magazzini del Caan e stamattina saranno distrutti in loco.
I rivenditori al dettaglio che se ne erano riforniti sono circoscritti all'area flegrea.

Per ora le mense scolastiche hanno tutte rimosso gli ortaggi freschi dalle tabelle dietetiche per il consumo alimentare. Resta da capire quanto durerà questo stato di cose e quando le aziende sanitarie delle varie province e i sindaci decideranno che si potrà tornare alla normalità.

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