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Covid 19

Caserta, aumentano i casi di positivi Covid a Rocca D’Evandro

Salgono i casi di coronavirus a Rocca D’Evandro, in provincia di Caserta. Ma il comune ha precisato in una nota che non si tratta di casi dovuti ad un funerale, bensì che “si tratta di 14 persone positive dopo la veglia funebre, altre 27 persone non residenti per specifiche esigenze personali in isolamento sul nostro territorio, mentre altri 22 appartengono ad una RSA in paese. Il resto dei casi sono altri nuclei familiari senza rapporti tra loro”.
A cura di Redazione Napoli
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Nuovi casi di coronavirus nel comune di Rocca d'Evandro, in provincia di Caserta. In tutto sono 76 i casi positivi in città, alcuni dei quali pare dovuti ad una veglia funebre. Emilia Delli Colli, sindaca di Rocca D'Evandro, aveva emesso già lo scorso 30 ottobre un'ordinanza per limitare gli spostamenti e proceduto alla chiusura di parchi, cimiteri e del mercato comunale, per cercare di limitare la diffusione del contagio.

"Cari pazienti e abitanti tutti di Rocca D’Evandro, come vi avevo già anticipato giorni fa, sul territorio si è registrata una recrudescenza di casi da coronavirus. Un aumento in parte dovuto agli inevitabili contatti della vita quotidiana e lavorativa, in parte invece dovuta – permettetemi di dirlo – ad una leggerezza fin troppo ottimistica dei cittadini. Per impedire che la situazione degenerasse, mi sono attivato immediatamente, contattando il Sindaco, dottoressa Emilia Delli Colli, che – acquisite le dovute informazioni ed interfacciatasi con l’ASL locale – ha subito proceduto ad emanare una ordinanza, al fine di limitare attività e spostamenti nell’ambito del Comune”, si legge sulla pagina Facebook del dottor Alfonso Manica.

La replica del Comune

Pochi giorni dopo la diffusione della notizia dei 76 casi complessivi in città, il comune ha precisato in una nota a firma del sindaco Emilia Delli Colli che i 76 casi non sono dovuti al singolo funerale, bensì che "si tratta di 14 persone positive dopo la veglia funebre, altre 27 persone non residenti per specifiche esigenze personali in isolamento sul nostro territorio, mentre altri 22 appartengono ad una RSA in paese. Il resto dei casi sono altri nuclei familiari senza rapporti tra loro”.

(articolo aggiornato il 5 gennaio 2021)

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