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Case vacanze e Bed and Breakfast a Napoli, mille richieste in un mese per i nuovi codici. Ma il software non è pronto

A Napoli mille domande al Municipio per avere il codice CUSR per gli affitti brevi in un mese. Ma il codice richiesto dalle piattaforme online non viene rilasciato, il Comune di Napoli spiega i motivi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bloccate le iscrizioni delle nuove Case Vacanze a Napoli sulle piattaforme online, come AirBnB e Booking, perché mancano i codici CUSR (Codice Unico identificativo delle Strutture Ricettive), diventati obbligatori dal 1 novembre scorso. Da allora, al Comune di Napoli, per gli affitti brevi sono arrivate comunicazioni di tipo massivo che in un mese e mezzo hanno superato le mille pratiche. Al momento, come anticipato da Fanpage.it, tutte sospese, perché gli uffici non rilasciano ancora il CUSR, anche se le piattaforme online da questa settimana hanno cominciato a richiederli ai propri utenti, bloccando di fatto le nuove iscrizioni di B&B e Case Vacanze.

Chi rilascia i codici Cusr e perché sono bloccati

Ma chi rilascia concretamente il CUSR e quando lo farà? Il CUSR – Codice Unico Strutture Ricettive – è rilasciato dalla piattaforma regionale TurismoWeb a seguito dell'inserimento manuale dei dati della struttura e del soggetto titolare dell'attività.

Per le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, i CUSR sono regolarmente rilasciati al momento della chiusura della SCIA presentata per l'avvio dell'attività, in quanto i dati necessari per la generazione di questo codice non possono prescindere dell'istruttoria della pratica e dalla verifica del possesso dei requisiti necessari.

Per quanto riguarda le attività di affitti brevi, locazioni turistiche e case vacanze, invece, considerate le numerose istanze pervenute finora, è stato avviato un confronto con la Regione Campania con l'obiettivo di avviare un procedimento di interoperabilità tra i sistemi informatici. Bisognerà aspettare, quindi, che i software regionali e comunali siano aggiornati e possano dialogare tra loro, prima che gli uffici comincino a rilasciare il CUSR. Ad ogni modo, al Comune di Napoli, si stanno definendo i controlli e le verifiche da effettuare per le pratiche di avvio attività. Nell'attesa della definizione di queste procedure – a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate – non è possibile rilasciare i CUSR connessi all'esito delle pratiche da istruire.

Case Vacanze e fitti brevi si possono aprire anche senza CUSR

Il mancato rilascio dei CUSR in tempi immediati, comunque, spiegano fonti del Comune di Napoli a Fanpage.it, non impedisce in ogni caso il regolare esercizio dell'attività. Per avere il titolo abilitante all'esercizio dell'attività, infatti, basta la sola presentazione della SCIA o della Comunicazione di avvio attività.

Per l'inserimento dei dati nella piattaforma TurismoWeb, inoltre, il Comune di Napoli è dotato di un unico accesso a cui corrispondono username e password forniti dalla Regione Campania. Non è consentito, quindi, l'inserimento dei dati da parte di più operatori contemporaneamente. Quando viene fatta una SCIA per gli affitti brevi, ad esempio, il Comune rilascia un codice di protocollo legato a quelle credenziali e alle specifiche urbanistiche dell'immobile. A quel punto, con le credenziali solo il titolare può accedere al portale, senza rischiare che possano farlo altri.

Resta il problema, ad ogni modo, che se le attività di locazioni turistiche e affitti brevi sono possibili, non possono comunque al momento essere registrate su AirBnB e Booking, creando non poche difficoltà a chi vuole promuovere la propria attività.

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