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Case in affitto a Napoli 2025, i canoni saranno sempre più cari

Napoli resta la città più costosa della regione sia per acquistare che per affittare casa: ecco i dati forniti da Immobiliare.it.
A cura di Redazione Napoli
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L'ondata turistica e  la bolla immobiliare vanno di pari passo: il mercato immobiliare a Napoli, nel terzo trimestre del 2024 mostra un aumento dei canoni di affitto cui però si associa una diminuzione nei prezzi di vendita. Secondo i dati forniti da Immobiliare.it Insights, i canoni di affitto sono aumentati del 2,3% rispetto al trimestre precedente, nonostante una crescita più sostanziale nei 12 mesi precedenti (+12,5%). I prezzi di vendita, invece, hanno visto un calo quasi dell'1% su base trimestrale, a dispetto di un rialzo annuale del 2,6%.

A Napoli, acquistare casa richiede una spesa media di quasi 2.850 euro al metro quadro, mentre l'affitto si attesta poco oltre i 14 euro al metro quadro. Questo fa di Napoli la città più costosa della regione sia per acquistare che per affittare casa. Tuttavia, il mercato ha mostrato segnali di rallentamento con un decremento dell'1,2% nei prezzi di vendita nell'ultimo trimestre.

La domanda di immobili residenziali ha subito un lieve raffreddamento, calando dello 0,9% nell'ultimo trimestre, pur mostrando un incremento annuale del +7,1%.  Questa dinamica sottolinea un mercato in costante evoluzione, dove la disponibilità di immobili e la domanda non sempre viaggiano di pari passo. In termini di affitti, il settore ha registrato una crescita robusta negli ultimi tre mesi con un aumento dell'8,8% nella domanda, quasi in linea con l'incremento annuale del 9,6%. Nonostante ciò, lo stock di immobili disponibili per le locazioni ha subito una riduzione del 5,5% nel trimestre, contrastando con un aumento annuale dell'8,4%.

Cosa significa? Presto detto: Napoli mantiene la sua posizione come centro nevralgico del mercato immobiliare in Campania, sia in termini di costi che di dinamicità del mercato.

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Nella tabella diffusa da Immobliare.it  si vede come a Napoli, il calo dell'offerta nei comuni sia stato significativo, con una riduzione del 14,2% nei tre mesi, e del 14,8% nei sei mesi, proseguendo fino a un -11,0% nei nove mesi e ammorbidendosi a un -2,2% all'anno. Analogamente, le aree della provincia senza capoluogo hanno mostrato una diminuzione del 10,9% nei tre mesi e del 7,4% nei sei mesi, migliorando leggermente a un -4,4% nei nove mesi e concludendo a un +5,7% su base annuale.

Contrariamente, Salerno mostra un notevole aumento della domanda di affitti con una crescita del 13,2% nei tre mesi e del 35,4% all'anno nel comune, segnalando un robusto interesse per le locazioni in questa area. In generale, la regione ha sperimentato una riduzione complessiva del 9,7% nell'offerta trimestrale, con una tendenza al rialzo del 6,3% su base annuale, suggerendo una possibile stabilizzazione o ripresa del mercato immobiliare verso la fine dell'anno.

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