Casa confiscata alla camorra per una famiglia di profughi afgani: l’iniziativa del Comune di Quarto
Quarto tende una mano all'Afghanistan. Un nucleo familiare proveniente dal Paese sotto assedio dei talebani dopo il ritiro delle truppe statunitensi verrà collocato in uno dei beni confiscati alla criminalità organizzata. A darne notizia è il sindaco della città flegrea Antonio Sabino, il quale ha spiegato che l'immobile messo a disposizione della famiglia afghana è stato oggetto di un "grande lavoro di restituzione e riscatto dei beni confiscati portato avanti dal Comune". Sabino ha ricordato che questo gesto di solidarietà è stato possibile anche grazie al lavoro svolto dalla diocesi di Pozzuoli. Quest'ultima attraverso la Fondazione Regina Pacis, che gestisce la Cittadella dell'inclusione a Quarto, accoglierà mamme e minori non accompagnati dai genitori.
Una città per ricominciare
Il sindaco del Comune flegreo ha spiegato che questo gesto rappresenta il minimo per aiutare un popolo, quello afghano che, "si è ritrovato a dover combattere una battaglia per la vita e per la libertà". Sabino si è detto certo che "queste persone a Quarto potranno ritrovare la pace e la serenità di cui hanno bisogno e da cui potranno ripartire per costruirsi il futuro che meritano".
L'accoglienza in Campania
Ma la solidarietà è arrivata da parte di tutto il popolo campano. Sono centinaia le richieste giunte alla Protezione civile della Regione da parte dei cittadini per donare abiti e generi di prima necessità. Intanto la Campania sta continuando ad accogliere i profughi afghani al Covid Residence dell'Ospedale del Mare dove trascorrono un periodo di quarantena prima di essere assegnati a strutture di ricezione su tutto il territorio regionale. Qui prosegue la campagna di somministrazione del vaccino anti Covid iniziata a fine agosto da parte del personale della Asl Napoli 1 Centro, così come disposto dall'unità di crisi della Regione Campania.